Il Covid-19 non dà tregua: nell’ultimo giorno si contano oltre 188mila nuovi casi e ben 375 decessi. La risposta dell’esecutivo Draghi è in più restrizioni per muoversi tra uffici e negozi, mentre nella scuola sembra prodursi un effetto contrario: in classe, infatti, si continuerà ad entrare in presenza di più casi di positività. Anzi, è probabile che per fare scattare la DaD si aumenti il numero rispetto ad oggi.
Le disposizioni del Governo sono quasi pronte: bisogna approvarle a breve, prima che inizi la scelta del nuovo Capo dello Stato. Entro un paio di giorni, al massimo domenica 23 gennaio, dovrebbe essere varato il nuovo Dpcm.
Nella bozza del Dpcm che il presidente del Consiglio Mario Draghi firmerà nelle prossime ore si ribadisce che “nell’attuale contesto emergenziale” le uniche attività esentate possono essere “solamente quelle di carattere alimentare e prima necessità, sanitario, veterinario, di giustizia e di sicurezza personale”.
Si potrà poi entrare negli uffici Postali e nelle banche, ma solo per riscuotere “pensioni o emolumenti non soggetti ad obbligo di accredito. Mentre per comprare le sigarette servirà il Green pass.
In arrivo c’è anche, come dicevamo, la semplificazione delle norme sulla gestione delle quarantene nelle scuole, intervenendo con una revisione delle attuali regole: una tendenza che hanno in qualche modo anticipato sia il sottosegretario alla Salute Andra Costa, sia l’ex premier Matteo Renzi.
Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha incontrato a palazzo Chigi il premier Mario Draghi e sul tavolo, secondo quanto si apprende, ci sarebbe la revisione dei tempi della quarantena (più breve dell’attuale), con l’innalzamento dei casi positivi per far scattare la didattica a distanza (in parte anche nel primo ciclo): l’Ansa scrive che però “la comunità scientifica non è d’accordo”.
Per cercare di “convincere” gli scienziati, il Governo sembra che stia cercando le risorse (non poche) per fornire le mascherine Ffp2 agli alunni (il personale al momento sembrerebbe escluso) che si trovano in regime di auto-sorveglianza: un’intenzione confermata anche dalla sottosegretaria all’Istruzione Barbara Floridia.
Tra le novità in arrivo, vi sarebbero anche nuove disposizioni sui tamponi per gli studenti.
Per decidere chi proseguirà l’attività didattica in presenza e chi la dovrà svolgere da casa, usufruendo della DaD, bisognerà però sempre continuare a valutare caso per caso: bisognerà quindi valutare le condizioni (numero di contagiati, grado scolastico, ecc.), sempre mantenendo in taluni casi (pochi contagiati per classe) una distinzione tra vaccinati e chi invece non lo è.
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