Attualità

Covid, Rt basso, ma preoccupa la variante Delta. Giovani principale vettore

I dati relativi ai contagi da Covid in Italia restano più che positivi. L’indice Rt nazionale resta a 0,69 e continua a ridursi l’incidenza con 11 casi ogni 100mila abitanti rispetto ai 16,7 di una settimana fa. Numeri che sono al vaglio della cabina di regia come ogni venerdì e che verranno svelati oggi.

Si segnalano anche in Italia crescenti casi della variante Delta. L’Istituto Superiore di Sanità, a tal proposito, nella bozza di monitoraggio settimanale inviata alla cabina di regia, segnala la maggiore trasmissibilità e la potenzialità di eludere parzialmente la risposta immunitaria. Questo tipo di varianti infatti si è diffuso in Paesi europei ad alta copertura vaccinale e per combatterle si consiglia un’elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli.

A confermare questi aspetti al ‘Corriere della Sera’ è il prof. Fabrizio Pregliasco che mette in guardia dall’impennata di casi anche in Italia delle varianti Delta e Delta plus. Secondo il virologo dell’Università statale di Milano, questo tipo di varianti può colpire anche chi si è vaccinato, ma solo in rarissimi casi chi ha ricevuto entrambe le dosi. In Inghilterra ad esempio, dove la variante Delta è maggiormente diffusa, i casi gravi sono tanti ma le morti sono meno rispetto al passato.

Per quanto riguarda i ragazzi, Pregliasco ribadisce il basso rischio per la loro salute (1% di conseguenze gravi) ma non per chi gli sta attorno. I giovani rimangono il principale vettore di trasmissione.

Daniele Di Frangia

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