Nella giornata in cui il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi è chiamato riferire in Parlamento sulle classi pollaio, il distanziamento, le mascherine, a seguito dei primi casi di Covid nelle scuole, dagli istituti scolastici si continuano a segnalare casi di contagio e dunque di quarantena e DaD.
Non ultimo il caso di una scuola catanese in cui il malessere di una ragazzina, poi riscontrata positiva al Covid-19, ha comportato per i compagni di classe la misura della quarantena, almeno per 7 giorni.
Secondo fonti della Tecnica della Scuola, i docenti, al contrario, restano tutti in presenza, per stessa disposizione dell’Asl, che ha fatto le proprie verifiche e valutato che: in classi spaziose e non particolarmente numerose (nel caso specifico, 21 alunni distanziati grazie ai banchi monoposto); in presenza di un adeguato distanziamento della cattedra dagli alunni; con il regolare uso delle mascherine da parte del personale scolastico, che peraltro non lamenta malesseri di alcun tipo, la quarantena degli insegnanti non è reputata misura necessaria, nonostante – dobbiamo tuttavia ricordarlo – la circolare del Ministero della Salute dispensi dalla misura della quarantena chi fosse rimasto in un ambiente chiuso con un caso Covid per meno di 15 minuti, come spieghiamo in un pezzo precedente, ma non il docente che avesse svolto in modo regolare la propria ora di lezione.
Evidentemente l’Asl dà molto peso alla misura del distanziamento di due metri della cattedra dal resto dei banchi.
Riepiloghiamo, dunque, le misure anti Covid relative alla quarantena. In fatto di quarantene, le procedure, che la Ministra Bonetti vorrebbe rimettere in discussione (sostituendo in taluni casi la quarantena dei docenti con il semplice tampone), ad oggi restano le seguenti:
dovrà fare quarantena solo chi sarà riconosciuto contatto stretto di un positivo al Covid-19, con una differenza tra chi è vaccinato (7 giorni di quarantena) e chi non lo è (10 giorni di quarantena). Si ritornerà in classe comunque a seguito di un test diagnostico (molecolare o antigenico) negativo. In altre parole, alcuni alunni, i vaccinati, potranno tornare in classe qualche giorno prima degli altri.
In assenza di test diagnostico, invece, la quarantena diventerebbe di 14 giorni per tutti, vaccinati e non. La circolare del Ministero della Salute infatti spiega: qualora non fosse possibile eseguire un test molecolare o antigenico tra il settimo e il quattordicesimo giorno, si può valutare di concludere il periodo di quarantena dopo almeno 14 giorni dall’ultima esposizione al caso, anche in assenza di esame diagnostico molecolare o antigenico.
Chi fosse contatto stretto di contatto stretto verrebbe invece indicato come soggetto a basso rischio di contagio e dunque per lui nessuna quarantena.
Di chi parliamo in questo caso? Chi è il soggetto a basso rischio? Ad esempio, nel caso di una classe, come spiegavamo su, il docente che fosse entrato in aula restandovi per meno di 15 minuti, ma non colui che abbia svolto regolare ora di lezione.
Recita sempre la circolare del Ministero della salute: per contatto a basso rischio, come da indicazioni ECDC 2, si intende una persona che ha avuto una o più delle seguenti esposizioni:
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