Ancora casi di contagi in classe e relative quarantene e ritorni in Dad. A pochi giorni dal ritorno a scuola, in diverse Regioni si contano i non più sporadici casi di Covid che portano tutta la classe (secondo le nuove disposizioni) a non frequentare lezioni in presenza. Dopo l’Alto Adige. È stata la volta di Milano e di Lodi (dove si registrano più di una trentina di classi), di Reggio Emilia (una decina di casi) e l’impressione è che purtroppo non sia finita qui, man mano che le scuole riapriranno.
La Dad, che il governo voleva scongiurare (anche con l’introduzione del green pass obbligatorio) invece sta tornando sempre più. Si tratta di contagi evidentemente precedenti al ritorno a scuola, magari provenienti da focolai familiari. Situazioni che però riguardano gli studenti che, ricordiamo, seppur vaccinati con buona percentuale, non hanno l’obbligo di green pass.
Dunque l’incubo della didattica a distanza torna e ci si chiede come si possa evitare di mandare intere classi a casa. Sullo sdoppiamento delle classi esistono delle difficoltà di spazi e di organici, il tracciamento con i test salivari si è già cominciato, ma ancora con test in scuole “sentinella” e su base volontaria. E c’è anche chi chiede di rivedere le regole in caso di contagio in classe, evitando la quarantena per i vaccinati, magari con un test rapido che possa permettere di tornare subito in presenza.