L’ex Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, è nuovamente al centro di polemiche per la gestione dei dati sui contagi a scuola durante il suo mandato.
Qualche giorno fa Pino Turi, segretario nazionale della Uil Scuola, ha rilasciato delle dichiarazioni pesanti nei confronti della ex Ministra:
“Azzolina ha sempre affermato di avere fornito i numeri sui contagi all’Istituto Superiore della Sanità che invece nega. C’è omertà, perché Azzolina ha condizionato i dirigenti scolastici. Mi assumo la responsabilità di ciò che dico”.
La risposta di Lucia Azzolina non si è fatta attendere.
Con un post di poco fa su Facebook ha dichiarato: “Oltre allo squallido tentativo di strumentalizzare il lavoro dei dirigenti scolastici, le parole sui contagi sono gravissime. Perché false, totalmente false. E Turi lo sa“.
E ha aggiunto la sua ricostruzione dei fatti, ribadendo, ancora una volta, che il Ministero dell’Istruzione non era comunque tenuto alla raccolta di quelle informazioni. La ex titolare del MI ha così spiegato:
“Il Ministero dell’Istruzione ha deciso di raccogliere i dati sui contagi a partire da settembre scorso, attivando un canale diretto con i dirigenti scolastici.
Perché è stata avviata questa raccolta anche se, evidentemente, sono le autorità sanitarie a doverlo fare? Perché le informazioni che arrivavano dalle autorità sanitarie erano parziali.
Il lavoro del Ministero, dunque, è stato un lavoro “extra” (d’altra parte, non è il Ministero del Lavoro a raccogliere i dati sui lavoratori, non è il Ministero dei Trasporti a raccogliere i dati sugli autisti, e così via). Abbiamo voluto avviare questa attività supplementare perché convinti che fosse utile a fare un doppio controllo sulla situazione epidemiologica nella comunità scolastica.
TUTTE le informazioni raccolte sono SEMPRE state inoltrate puntualmente all’Istituto Superiore di Sanità, per essere elaborate ed analizzate. Settimana dopo settimana.
Questa metodologia è nota. Ne ho parlato tante volte da Ministra e lo stesso Istituto Superiore di Sanità ha confermato pubblicamente questo modello di organizzazione e di condivisione dei dati”.
In allegato, Lucia Azzolina riporta una parte dello scambio di email intercorso tra Ministero e Iss in questi mesi.
“Affermare il contrario – conclude – è diffamatorio. Ed è talmente grave che sarò costretta a chiarire tutto nelle sedi opportune”.
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