Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha rilasciato alcune dichiarazioni sul mondo della scuola, a quattro giorni dal suo giuramento. Oltre alla questione dell’esame di maturità 2020/21, che sarà orale con un elaborato scritto da discutere in sede di esame, ha anche parlato di dispersione scolastica e rientro in classe.
Bianchi: “Voglio ripartire dal Sud”
In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il prof. Bianchi ha sottolineato l’importanza di recuperare il grande gap, causato anche dalle lezioni in DaD e riscontrato soprattutto al Sud. Bianchi ha dichiarato: “Purtroppo la pandemia ha esasperato problemi di diseguaglianza che erano già gravi. Ha mostrato come nel nostro Paese ci siano situazioni molto differenti. E io voglio ripartire dal Sud che è la zona più in difficoltà perché per rilanciare il sistema si comincia da chi ha più problemi, da chi è più debole: non dimentichiamo che in certe zone della Calabria e della Campania uno studente su tre si perde per strada, che in Sicilia solo il 5 per cento dei bambini va al nido”.
Per quanto riguarda le modifiche da apportare al calendario scolastico, dichiarazione che è stata espressa dal premier Mario Draghi durante il suo discorso alla Camera, per recuperare quanto perso con la DaD e per allinearsi agli standard europei, Patrizio Bianchi si è così espresso: “La competenza sul calendario è delle regioni che in situazione ordinaria decidono cosa fare in base alle specificità dei territori”.
E conclude: “Sono grato al presidente Draghi per l’importanza che ha dato alla scuola. Così come sono grato ai docenti e al personale della scuola che è stato eroico in questi mesi così difficili, imparando a usare strumenti digitali che tutti fino ad un anno fa conoscevamo poco”.
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