Sarebbero 417 su circa 8.200, il 5%, le scuole autonome colpite da almeno un caso di Covid-19: nella maggior parte dei casi le autorità sanitarie avrebbero provveduto a porre in quarantena solo le classi frequentate e i docenti coinvolti, talvolta anche il personale Ata. Solo in 75 casi le Asl sarebbero state costrette alla chiusura dell’intero istituto. I numeri, forniti il 25 settembre dal Sole 24 Ore, rappresentano quindi una presenza del temuto virus ancora contenuta.
I numeri
Considerando che sarebbero 45 i focolai registrati, le scuole più colpite sarebbero collocate nel Centro-Nord: “In cima per scuole colpite ci sono la Lombardia ( 84), l’Emilia Romagna (60), la Toscana (50) e il Lazio (38). E poi il Piemonte (29) e il Veneto (24). A Roma le scuole coinvolte sono già 19 a Bologna 14 mentre a Milano sono 13 e a Palermo 10”.
I casi positivi nel 76% dei casi sono rappresentati da studenti, nel 13% docenti, nell’11% rimanente si è trattato di personale Ata.
La mappa realizzata
La mappa dei casi è stata realizzata attraverso un data base messo a punto da un giovane ricercatore e uno studente universitario -Vittorio Nicoletta e Lorenzo Ruffino – che hanno raccolto, dalla riapertura ufficiale della scuola, tutte le notizie e le ordinanze su rientri e slittamenti prodotte dai sindaci e delle regioni.
In arrivo i test rapidi
Nel frattempo, in alcune scuole si cominciano a provare i test rapidi ad alunni e docenti, come successo oggi ad Anguillara, comune alle porte di Roma. Un esperimento che sarà replicato anche in altri istituti del Lazio.
Proprio nel Lazio, salvo parere contrario dell’istituto sanitario che sta esaminando il progetto, dovrebbero partire i test salivari su larga scala da praticare proprio nelle scuole.