E’ un Antonello Giannelli particolarmente loquace in questi giorni: dopo l’appello lanciato a studenti e famiglie sulle misure da adottare dentro e fuori la scuola, adesso il presidente Anp chiede chiarimenti al Ministero dell’Istruzione in merito alla quarantena dei docenti.
Cosa deve fare il docente se la classe è in quarantena?
Sentito dall’AdnKronos, Giannelli premette: “Ancora riusciamo a tamponare le criticità conseguenti alla mancanza di chiarezza, ma potremo farlo per poco. Riporteremo la questione all’attenzione del Ministero per sapere come regolarci“.
Anche il documento “Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia”, realizzato da Istituto superiore della Sanità, Ministero della Salute, Ministero dell’Istruzione, INAIL, Fondazione Bruno Kessler, Regione Veneto e Regione Emilia-Romagna, poneva questa criticità: “dovrebbe essere identificato il meccanismo con il quale gli insegnanti posti in quarantena possano continuare a svolgere regolarmente la didattica a distanza, compatibilmente con il loro stato di lavoratori in quarantena”.
Il presidente dell’Associazione nazionale presidi sul punto si chiede:”Se una classe va in quarantena, il docente che fa? Può fare lezione? Se sì, come? In presenza o distanza? E la distanza come si gestisce? Se invece non potrà lavorare, allora andrà nominato un supplente?” “Ne abbiamo discusso – conclude – senza trovare soluzioni. Ma il Ministero deve darci indicazioni chiare su come regolarci“.
Un lavoratore in quarantena è in malattia
Ricordiamo che un lavoratore in quarantena è considerato in malattia, quindi il suo stato sarebbe incompatibile con lo svolgimento di qualunque attività lavorativa.
Per questo si rende necessario, anche alla luce di nuovi casi giornalieri di classi positive e quarantene, un chiarimento da parte del Ministero.