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Covid scuola e istruzione degli adulti

La frequenza dei corsi per gli adulti, sia che si tratti dei CPIA – Centri Provinciali per l’Istruzione degli adulti, che dei corsi serali è soggetta come tutte le altre attività educative a seguire protocolli di prevenzione dalla diffusione della pandemia da Covid -19.

CPIA e scuole serali   

Forse non tutti sanno che il sistema di istruzione per gli adulti in Italia è composto dai (CPIA) e dalle scuole secondarie di secondo grado con corsi di secondo livello per adulti, scuola serale.

A seguito della recente riorganizzazione del sistema, con il D.P.R. del 29 ottobre 2012 n. 263, i CPIA offrono corsi finalizzati al conseguimento del diploma conclusivo del I ciclo di istruzione (ex licenza media) e della certificazione attestante l’acquisizione delle competenze di base connesse all’obbligo di istruzione.

Per gli stranieri i CPIA realizzano inoltre corsi di italiano finalizzati al rilascio delle certificazioni previste dalla normativa vigente in materia di diritto di soggiorno. Le scuole secondarie di secondo grado appartenenti ai CPIA offrono corsi scolastici ad indirizzo professionale, tecnico o artistico finalizzati al conseguimento del diploma di scuola secondaria o della qualifica professionale triennale.

Una delle opportunità che maggiormente attira giovani e adulti, soprattutto coloro provenienti da percorsi migratori è quella delle Scuole Serali : la scuola serale – si legge nella sua definizione nella Legge 300 del 1970 – è un’istituzione con la finalità principale di permettere a persone, per lo più adulti, di poter seguire un percorso di studi teso al conseguimento di un diploma scolastico”.

Va inoltre ricordato che nell’offerta formativa per gli adulti si inserisce anche la scuola negli istituti penitenziari.

Il numero di iscritti ai corsi per l’istruzione degli adulti si attesta su circa 110.000 studenti, secondo la ricerca, una delle poche nel settore, a cura dell’Indire, che ha pubblicato il volume “Viaggio nell’istruzione degli adulti in Italia” (2018)

Provvedimenti e misure anti Covid nelle scuole per gli adulti                                                                                    

Da una rapida analisi dei materiali che i vari CPIA e le sezioni serali hanno pubblicato non si rilevano misure speciali o mirate, si rimanda infatti al Documento tecnico sull’ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive nel settore scolastico, CTS del Ministero della Salute (verbale n. 82 del 28/5/2020 e successive integrazioni); al Piano scuola 2020-2021 – Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione, Ministero dell’Istruzione, 26/6/2020 e al Protocollo d’intesa per garantire l’avvio dell’anno scolastico nel rispetto delle regole di sicurezza per il contenimento della diffusione di COVID-19, del 6/8/2020.

Per l’istruzione carceraria in particolare si fa riferimento alla circolare 0084702 del 12/03/2020, che prevedeva l’invio agli Istituti di circa 400 computer da destinare ai detenuti per le connessioni via SKYPE e internet, in realtà non solo questo non è avvenuto, ma questa misura avrebbe dovuto essere accompagnata da un processo di alfabetizzazione informatica per la maggioranza dei potenziali apprendenti e da una digitalizzazione interna, ancora vincolata a divieti nell’uso di dispositivi e di internet.

Attualmente la situazione dell’istruzione degli adulti segnala una lunga serie di criticità, in un rientro spesso molto faticoso, si tratta infatti in molti casi di apprendenti che lavorano in contesti ad alto rischio epidemiologioco, per esempio  molti si occupano della cura degli anziani, di persone in case di riposo, vi sono poi i detenuti e numerose famiglie migranti in soluzioni abitative disagiate, altri ancora sono impiegati nella distribuzione merci, in condizioni contrattuali e di sicurezza precarie.

La frequenza in presenza è spesso soggetta ad orari di lavoro non stabili, quella a distanza non è sempre supportata dalla disponibilità dello studente di dispositivi e connessioni.

Carmelina Maurizio

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