Il documento redatto a febbraio dal Ministero della Salute è stato di recente aggiornato e reso valido in tutte le scuole del Regno Unito al fine di ovviare i contagi per la prossima stagione autunnale. A renderlo noto è proprio il portale web del Ministero della Salute che si occupa di contrasto epidemiologico nelle scuole, con riferimento alle disposizioni emesse per i luoghi pubblici più in generale. Le nuove varianti Omicron 2 e Centaurus stanno mettendo in allerta i pronto soccorso dei presidi ospedalieri delle maggiori città, le quali si confrontano giornalmente con un’impennata sensibile e severa dei contagi da Sars – CoV – 2. L’utilizzo delle mascherine e del distanziamento interpersonale, oltre ad invitare personale e studenti di età pari o superiore ai 15 anni è stato sottolineato come un probabile quadro e scenario in caso di ripresa severa di ondate di positività e di comparsa di nuove varianti sempre più virulente ed aggressive.
La spinta sulla ventilazione meccanica. L’intervento del Dipartimento per l’Educazione
È importante se non fondamentale, rende noto il Schools COVID-19 operational guidance aggiornato l’ultima settimana di luglio, assicurarsi che la scuola nel suo complesso sia ben ventilata e che venga mantenuto un ambiente di insegnamento confortevole e salubre. È necessario identificare eventuali spazi scarsamente ventilati come parte della valutazione del rischio e adottare misure per migliorare il flusso di aria fresca in queste aree, rende inoltre noto il documento. Figurano inoltre norme decisive sull’utilizzo di questi apparecchi: questi dovrebbero essere regolati per aumentare la velocità di ventilazione ove possibile e controllato per confermare che il normale funzionamento soddisfi le linee guida attuali e che il quantitativo di CO2 veicolato sia al di sotto dei limiti di legge per ovviare intossicazioni da forniture d’aria. Laddove esistano sistemi di ventilazione meccanica, è necessario assicurarsi che siano mantenuti secondo le raccomandazioni dei relativi produttori. La diffusione di tali sistemi deve riguardare tutti gli istituti pubblici e privati entro il prossimo autunno.
Via tamponi a tappeto. E le mascherine in aula?
Dal 21 febbraio scorso è decaduto l’obbligo per il personale docente e scolastico di sottoporsi a tamponi ripetuti a livello settimanale prima dell’espletamento delle proprie funzioni in aula. Tale decadimento è stato inoltre confermato dagli attuali provvedimenti normativi: i test antigienici restano comunque facoltativi per i dipendenti, secondo un suggerimento comunque avanzato dalle istituzioni. Le linee guida restano quelle per la popolazione generale, in continuo aggiornamento. L’utilizzo delle mascherine, dal 4 aprile scorso, resta solo raccomandato, ma il documento aggiornato del Dipartimento per l’Educazione suggerisce un utilizzo massivo per ovviare un aumento dei contagi nella prossima stagione autunnale. L’obbligo, al momento, sembra riguardare solo coloro che sviluppano sintomatologie riconducibili al COVID-19, per evitare la trasmissione, in quanto l’isolamento per i soggetti positivi è stato revocato definitivamente dallo scorso aprile. Il fine assoluto delle istituzioni, come reso noto, resta quello di far precipitare didattica e formazione in un limbo infinito fatto di chiusure ed isolamento, nocive per apprendimento e programmi.