“Con questo freddo i ragazzi sono costretti a tenere le finestre aperte.” Questo l’appunto che è arrivato alla rubrica La Ministra Risponde sui social. A seguire la Ministra Azzolina replica tirando in ballo il Comitato Tecnico Scientifico: “Assicurare l’aerazione dei locali è una delle regole che permette di garantire la massima sicurezza a scuola,” si difende.
E chiarisce: “Ciò non vuol dire però lasciare le finestre semroe aperte, sono due cose diverse, basta garantire il ricambio d’aria, come ha indicato il CTS.”
Sull’argomento ci eravamo già espressi in un precedente articolo, a partire da una Faq ministeriale che aveva voluto fare il punto sulla questione. Dunque, si può stare in classe, anche 25 alunni, con le finestre chiuse e magari con il riscaldamento acceso, nella totale sicurezza. Purché ci si doti di mascherine e si ricambi di tanto in tanto l’aria. Basta davvero?
Saranno d’accordo gli insegnanti, consapevoli peraltro di essere una categoria esposta al virus, come affermato dal Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri?
Indicazioni che lasciano perplessi, ma sulle quali il MI è stato esplicito: garantire periodici e frequenti ricambi d’aria, a contemperare l’esigenza di costante aerazione dell’ambiente didattico con il diritto degli allievi a svolgere le attività didattiche in condizioni ambientali confortevoli.
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