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Covid scuola, i test rapidi salivari devono svolgersi in laboratorio. Lo dice lo Spallanzani di Roma

L’istituto delle malattie infettive Spallanzani di Roma frena sui test salivari antigenici, quelli previsti da un documento di prossima pubblicazione del Ministero della Salute. A quanto pare ci sarebbero difficoltà di natura tecnica per svolgerli lontano da un lavoratorio.

Lo Spallanzani frena: i test salivari devono andare in laboratorio

Per quanto riguarda i test salivari antigenici, lo Spallanzani scrive: “il nostro laboratorio ha testato due soluzioni. La prima ha mostrato livelli di sensibilità simili a quelli dei tamponi antigenici rapidi, ma il test deve essere effettuato in laboratorio, quindi, a meno che non si attivino unità di laboratorio presso i punti dove viene effettuato il prelievo, non è utilizzabile in contesti di screening rapido (es. aeroporti) dal momento che tra prelievo del campione, trasporto e accettazione in laboratorio, esecuzione del test e refertazione, i risultati, seppur più veloci ad ottenersi rispetto al test molecolare, non sono immediati.

Invece, la seconda soluzione studiata dall’istituto è a lettura visiva (c.d. “saponetta”): in questo caso “non richiede strumentazione di laboratorio, può essere quindi utilizzata fuori dai laboratori e dà i risultati in pochi minuti, ma applicato alla saliva (contesto diverso da quello per cui è certificato, cioè tampone), ai primi test effettuati sembrerebbe risultare meno performante rispetto al test molecolare standard“.

In definitiva, secondo gli scienziati dell’Istituto Spallanzani di roma, i test antigenici e molecolari su campioni di saliva al momento difficilmente si prestano allo screening rapido di numerose persone in quanto richiedono un laboratorio attrezzato.

La parola passa al Ministero della Salute

Tutto ciò è da rapportare alle iniziative sulle scuole: se è vero che per i test salivari antigenici e molecolari è necessario un laboratorio, l’idea di poterli fare anche nelle scuole potrebbe anche tramontare.

Nel frattempo però il Lazio sta “sperimentando i primi tamponi rapidi antigenici nel liceo scientifico Vian ad Anguillara”, dichiara su La Repubblica l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato, che anticipa: “dalla prossima settimana daremo il via ai test salivari in tutte le scuole del Lazio. Cominceremo dagli istituti dove sono stati evidenziati i contagi, poi a rotazione li faremo in tutti. Venerdì lo Spallanzani licenzierà questo tipo di tampone rapido che prevede la risposta in 30 minuti”.

Fabrizio De Angelis

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