L’attuale assetto endemico del nemico invisibile ha portato a un graduale allentamento delle restrizioni a livello globale ed europeo, portando le scuole ad abbandonare, secondo alcuni in maniera preventiva, mascherine e distanziamento, spesso gettando nel caos esecutivi ed autorità sanitarie, come accaduto nel Regno Unito.
In Germania e Francia, ad esempio, i test antigenici rapidi per gli studenti, docenti e membri del personale scolastico che manifestano sintomi riconducibili alla malattia da COVID-19 risultano ancora obbligatori secondo la normativa vigente, mentre in Regno Unito, Svezia e Irlanda non rientrano più nei comportamenti inderogabili, ma solo facoltativi.
Le autorità europee, in particolare EMA, si dicono “preoccupate per le disposizioni adottate in classe” e sostengono che “la pandemia non è finita e bisogna mantenere alta l’attenzione a scuola”, come si evince da un comunicato di settembre scorso.
In linea massimale, i paesi europei non hanno mai introdotto severe disposizioni a scuola durante l’anno corrente salvo mascherine, distanziamento e limitazioni alle attività di contatto. Analizziamo il caso di Francia, Germania e Regno Unito osservando i dati sanitari emessi circa contagi e decessi, passando poi alle disposizioni emesse per la scuola:
Paese | Media settimanale contagi giornalieri | Decessi | Popolazione vaccinata (%) |
Germania | 107.258 | 176 | 77,8 % |
Francia | 56.580 | 50 | 78,8 % |
Regno Unito | 62.421 | 26 | 75,5 % |
Come si evince dai numeri, la pandemia con le relative varianti continua a correre e a preoccupare istituzioni e scuole. In Germania, presso i Laender della Sassonia, Baden e Turingia, rientrerà presto in vigore l’obbligo della mascherina, assente presso le altre regioni amministrative, ma che resta di fatto caldamente raccomandato. Le norme del “3G” ovvero il pass che attesta guarigione, tampone negativo o vaccinazione sono decadute nell’ambiente scolastico ad aprile scorso.
In Francia, il 24 agosto, sono stati decretati dei livelli formali di emergenza in classe per scenario COVID-19, legati a tasso di positività e decessi, così strutturati: socle / base level, level 1 (niveau 1) / green level (niveau vert), level 2 (niveau 2) / orange level (niveau orange), level 3 (niveau 3) / red level (niveau rouge).
Il Regno Unito non adotta, almeno al momento, alcuna misura restrittiva o relativa ipotesi, anche se alcuni istituti stanno procedendo a raccomandare mascherine e distanziamento in classe.
L’ECDC ed EMA hanno reso noto il proprio disappunto circa le disposizioni anticontagio emesse nei maggiori paesi europei, Italia inclusa. Nessun distanziamento e mascherina obbligatori hanno destato reazioni negative e preoccupazioni delle autorità europee.
“Anche se non siamo dove eravamo un anno fa, è chiaro che la pandemia di COVID-19 non è ancora finita. Purtroppo stiamo vedendo di nuovo aumentare gli indicatori in Europa, suggerendo che è iniziata un’altra ondata di contagi. Con l’arrivo dell’autunno e inverno, è prevedibile anche la recrudescenza dell’influenza. Alla luce di ciò, riconfermiamo la necessità di proteggere la salute delle persone, in particolare dei più vulnerabili, utilizzando tutti gli strumenti disponibili, compresa la vaccinazione. Le misure di preparazione devono continuare nella Regione Europea, non dobbiamo abbassare la guardia”, affermano in una dichiarazione congiunta il commissario alla Salute Stella Kyriakides, il direttore regionale dell’OMS per l’Europa, il dott. Hans Henri P. Kluge e il direttore dell’ECDC, il dott. Andrea Ammon.
Costoro hanno aggiunto che, per le scuole del Vecchio Continente, converrebbe reintrodurre le norme restrittive al fine di prevenire chiusure con impatto devastante sulla didattica.
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