Una situazione di particolare difficoltà quella che si sta vivendo in Piemonte. Colpa della quarta ondata con la circolazione del virus che sta creando non pochi problemi alla Regione, tra regole che si faticano ad applicare, Asl in affanno, classi delle elementari che chiudono anche con un solo positivo e genitori sempre più irritati. Il sistema insomma è in tilt e il disagio cresce.
Il comitato Priorità alla scuola lamenta il fatto che la Regione, il Dirmei e le Asl non applicano i protocolli nazionali. Troppe classi chiuse e decisioni penalizzanti per i bambini. Ma la Regione afferma che i Sisp (Servizi igiene e sanità pubblica) possono valutare misure più restrittive. Peraltro con i numeri attuali la Regione ritiene controproducenti i tamponi che possono provocare quarantene a catena. Scelta che non piace al comitato che chiede di rivedere la propria posizione.
Secondo quanto riporta il ‘Corriere della Sera’ a Torino un terzo delle sezioni di nidi e materne è già a casa, diverse scuole elementari hanno raggiunto o superato la metà di classi in Dad. Famiglie bloccate dalla burocrazia e scuole ancora in mezzo tra loro e le Asl. Con i presidi che vedono chiudere classi una dopo l’altra. Ma la confusione è alimentata anche dalle varie note che si susseguono, chiarimenti, nuove regole. Il caos insomma è totale.
I sindacati chiedono chiarezza all’Ufficio scolastico regionale. E intanto anche sul fronte vaccini non va meglio: l’Asl comunica che se si tratta di contatto scolastico l’appuntamento va riprogrammato.
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