Confermati i principi di ragionevolezza, prudenza e congruenza territoriale – d’intesa con il Presidente della Regione Emilia-Romagna e con la Prefettura di Bologna – l’USR Emilia Romagna valuta opportuno che, da lunedì 22 febbraio e fino a sabato 6 marzo, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado seguitino a garantire l’attività didattica in presenza al 50%, in attuazione di quanto definito dai piani operativi predisposti con il coordinamento delle Prefetture e in conformità alle disposizioni vigenti.
La decisione è contenuta in una nota del 18 febbraio, con la quale l’USR richiama l’aggiornamento tecnico di pari data: nelle due ultime settimane – sulla base di campioni random esaminati nell’ambito della survey nazionale – si è registrato in regione un incremento di 10 punti percentuali della incidenza di casi della variante inglese, che interessa maggiormente la popolazione giovanile.
Sulla base di questo, la Direzione generale cura della persona, salute e welfare della Regione Emilia-Romagna ritiene raccomandabile “la non variazione delle condizioni nelle quali viene garantita la frequenza scolastica al momento attuale”.