Covid scuola. Cosa accade quando un bambino o un ragazzo mostra sintomi da Coronavirus, quali febbre, mal di gola o difficoltà respiratorie?
Il genitore chiamerà il medico di base o il pediatra che valuterà il da farsi.
Il tampone verrà fatto in automatico? No, starà al medico decidere, ma certo è che i sintomi della semplice influenza e del Covid sono molti simili e alle volte possono coincidere, per cui nella maggior parte dei casi si procederà col tampone. La problematica Coronavirus sarà gestita così.
Parla l’esperto
Paolo Biasci, presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), alla domanda se i medici possano evitare di dover effettuare un tampone a ogni sintomo influenzale segnalato su un alunno, risponde così:
“Purtroppo non più di tanto. La sintomatologia di un’infezione da Covid è sovrapponibile a qualsiasi altra infezione delle vie respiratorie e del tratto gastrointestinale. Infezioni che hanno sempre colpito i bambini nel periodo autunno/inverno”.
Dunque in fatto di Covid scuola nessun automatismo circa il tampone in relazione a certi sintomi, ma sarà comunque la strada percorsa con più frequenza.
E se i tamponi diventassero troppi?
Dato il rischio che il numero di tamponi richiesti per la ricerca del Covid cresca a dismisura divenendo ingestibile, in alcune regioni si sta cercando di prevenire un simile scenario. In Toscana, ad esempio, la rete di pediatri ha proposto di adottare dei criteri più restrittivi, magari legati alla combinazione di più sintomi, per decidere quali bambini sottoporre al tampone e quali no.
“Piuttosto che provocare delle attese molto lunghe è meglio restringere un po’ la cerchia di coloro che vengono indagati”. A dirlo è Rino Agostiniani, vicepresidente della Società italiana di pediatria (Sip).