Per noi ci vuole uno stop di almeno un mese per la scuola in presenza e per le superiori forse ancora di più, vista la drammatica situazione dei trasporti pubblici, e bisogna cercare di mettere in atto, nel frattempo, tutti i sistemi di sicurezza possibili in quanto, in due anni, non si è fatto nulla per la scuola.
Anche in pandemia la scuola è stata considerata una spesa da contenere, lo dicono a chiare lettere la legge di bilancio 2021 e ancor più la legge di bilancio 2022 recentemente approvata alla Camera.
Si è ripetuto che le scuole erano luoghi sicuri e si sono comprati nuovi banchi. Stop.
Non si è neppure risolto il problema del sovraffollamento nelle aule e quest’anno non si sono potute neppure dividere le classi numerose per l’emergenza, mentre il metro di distanza tra le rime buccali è e rimane una semplice astrazione, impossibile da realizzare in concreto per lo spazio e per la mobilità degli studenti soprattutto nell’infanzia e primaria, peraltro da tempo è ormai solo raccomandata, il ricambio d’aria per due anni con Azzolina e con Bianchi si è risolto all’italiana con finestre e porte aperte.
Che dire poi delle entrate e delle uscite anticipate o posticipate da concordare presso le prefetture e non realizzate, dei tamponi mai effettuati nelle scuole, delle regole definite con le sigle sindacali e poi mai applicate, della costante sottovalutazione dei rischi.
Inoltre oggi per riaprire le scuole occorrono gli impianti di ventilazione forzata e i rilevatori di Co2, non sono un optional, con Omicron sono necessari, indispensabili. In questo mese bisogna impiantarli e servono 400/500 milioni, c’e la volontà politica per farlo?
Non basta solo il vaccino con le varianti Delta e Omicron e quindi non basta mettere in quarantena i soli vaccinati, come hanno da poco deciso, è un errore madornale, è favorire la diffusione del virus che, con l’apertura delle scuole, avrà un repentino quanto grande balzo in avanti, come tutti sanno, scienziati e politici, ma nessuno ha il coraggio di dire, prevalendo gli interessi economici sulla salute delle cittadine e dei cittadini.
Il 10 gennaio, se avremo tamponi a sufficienza, forse potremo contare anche 300.000 positivi e ci chiediamo come possano riaprirsi le scuole in questa situazione e allora perché aspettare la Befana, o peggio il 10 gennaio, bisogna agire adesso, subito.
Dove sono Draghi, Speranza, Bianchi, Figliuolo?
Scuole in DAD fino al 31 gennaio, per le secondarie di secondo grado fino a febbraio, fino a quando la pandemia arretrerà, impianti di ventilazione in tutte le aule da installare subito, tamponi alla ripresa in presenza per tutti gli studenti. Bianchi all’apertura del Parlamento risponda su questo.
Malgrado l’ostentata sicurezza del Governo, a noi di SBC la situazione pare ormai fuori controllo, l’attuale Ministro, che nulla ha fatto, si veda la vergogna dell’organico Covid non assicurato da settembre a giugno (prima fino al 30 dicembre ora fino al 31 marzo), dovrebbe chiedere scusa al Paese, alla Scuola e dimettersi.
Libero Tassella, Scuola Bene Comune
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