Partirà martedì prossimo, 6 ottobre, il progetto pilota nel Lazio per effettuare i test salivari nelle scuole agli alunni. Lo ha comunicato l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato: “Abbiamo fatto oltre 240 interventi nelle scuola, abbiamo registrato positività soprattutto nella componente studentesca, poco più di 290 casi che rientrano nelle nostre aspettative, sono di gran lunga inferiori al 10% dei casi complessivi“.
Per quanto riguarda il test salivare, l’assessore D’Amato dice che si partirà dalla prossima settimana ma per eseguire i test servirà il consenso dei genitori: “Abbiamo una diversa modalità di prelievo, salivare, legato soprattutto alla fascia dei più piccoli: materne, elementari e medie. Inizieremo già da martedì, faremo un progetto pilota per testare sul campo con il consenso informato dei genitori. Nell’arco della giornata ci sarà la conferma del risultato per avvisare tempestivamente genitori e scuole in caso di positività“.
“Inizieremo con due istituti comprensivi, continua D’Amato, il Crivelli e l’istituto comprensivo di Maccarese-Fiumicino. Verificheremo l’esito con una validazione e questo ci consentirà di implementare ulteriormente l’attività“.
L’assessore laziale spiega che la maggior parte dei casi positivi finora accertati non possono essere ricondotti alla scuola: “la prevalenza di questi casi non è in ambiente scolastico ma in particolare in ambiente ricreativo. La scuola non è il motore che spinge questi casi, ma è importante proseguire l’attività” di controllo “e oggi c’è un ulteriore salto di qualità grazie alla sperimentazione e alla validazione dell’Istituto Spallanzani“, afferma D’Amato, che quindi conferma quanto spiegato in precedenza dagli esperti Guerra e Locatelli, ovvero che la scuola, al momento, non può essere considerato il veicolo principale dei contagi degli ultimi giorni.
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