La prima conferenza di servizio del Ministero dell’Istruzione per supportare le scuole in relazione alle misure anti Covid si è svolta nel pomeriggio di oggi 31 agosto. Tra i chiarimenti forniti ai dirigenti scolastici, quello relativo alla didattica a distanza (DaD).
Gli esperti ribadiscono: quest’anno la didattica sarà in presenza, in quanto la scuola è in presenza. Dunque non ci saranno vie facili alla DaD, questa non costituirà uno strumento per ridurre il numero degli alunni in classe. Una presa di posizione che nasce probabilmente dagli ultimi dati Invalsi che testimoniano un deciso arretramento degli apprendimenti per quei territori o gradi di scuola in cui la DaD è stata protratta a lungo.
Una scelta, quella della didattica in presenza a tutti i costi, che mette in discussione fortemente l’operato di alcune regioni nel corso del precedente anno scolastico, quando si sono invitate le famiglie a scegliere la DaD per i propri figli, come mezzo di protezione dal Covid.
Così alla domanda “Un dirigente scolastico, alla richiesta di un genitore che volesse ricorrere alla DaD per il proprio figlio a ragione di una mancata vaccinazione, cosa dovrebbe rispondere?“
L’esperto suggerisce: “Bisognerà rispondere no“. Un no deciso, argomentato come segue: “L’obbligo formativo va assolto in presenza”.
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