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Covid, scuole con pochi spazi: al Manzoni di Milano nuovi iscritti accettati solo con media del 9 o 10

Il Covid costringe le scuole ad essere esigenti nella scelta dei loro alunni iscritti. Accade al blasonato liceo Manzoni di Milano, ad esempio, dove in vista delle iscrizioni al prossimo anno scolastico l’istituto chiede la media del nove (conseguita in seconda media) per poter essere ammesso. Gli studenti si oppongono.

Distanziamento e “riorientamento”

Il problema è che nel liceo meneghino non si possono più formare classi numerose. E nemmeno aggiuntive.

Se si tiene conto delle esigenze di distanziamento – il prossimo anno scolastico si prevede di poter formare solo otto prime – bisognerà pur dire ‘no’ a qualcuno. Ecco perché si è pensato di imporre lo sbarramento sulle competenze acquisite l’anno prima.

Ma la scelta di introdurre il doppio “paletto” all’entrata è stata dettata anche da fatto che quest’anno diversi alunni delle prime classi hanno avuto bisogno di “riorientamento”.

Le decisione presa dal Consiglio d’Istituto

La decisione della scuola si apprende andando a guardare sul sito internet del liceo: “il Consiglio d’Istituto – con 15 voti a favore e 4 contrari – ha deciso di sospendere la sua tradizionale apertura a tutti gli studenti” integrando al criterio territoriale quello “meritocratico”.

Così, “sarà data precedenza agli studenti che in seconda media avranno ottenuto una media del 10 o del 9 in italiano, matematica e inglese”.

Per quello che riguarda invece il criterio territoriale sarà data precedenza a chi vive in zona 1 (il centro), quella in cui si trova la scuola, e poi a seguire nelle altre.

Gli studenti contrari

Contro questa decisione stamattina – ultimo giorno di scuola in presenza in Lombardia alle superiori, dove dal 26 ottobre partirà la DaD – gli studenti del collettivo Manzoni hanno organizzato un picchetto informativo e di protesta all’entrata del Liceo.

“Troviamo inammissibile – hanno spiegato – che una scuola PUBBLICA, che dovrebbe essere accessibile a tutti e a tutte, ponga così spudoratamente un limite alle iscrizioni. Non vogliamo una scuola elitaria”.

Alessandro Giuliani

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