Si comincia a delineare la quarantena standardizzata per gli studenti di una classe in cui dovesse risultare un solo caso di positività al Covid-19: la classe non dovrebbe essere più collocata forzatamente a casa, quindi tornando alla DaD per un numero seppure litato di giorni. La nuova politica che si sta approvando è quella della sorveglianza con i tamponi. Esami che dovranno svolgere nell’immediato sia gli studenti, sia i docenti della classe. L’isolamento per tutta la classe scatterebbe, invece, se il pericoloso virus dovesse colpire un bambino che frequenta il nido o la scuola dell’infanzia, quindi fino a 6 anni, perché “c’è obbligo di mascherina, per cui basta un solo caso di positività a far inviare tutti in quarantena per dieci giorni”.
SCARICA LA BOZZA
Valgono i tamponi
Il documento – sulle “Indicazioni per l’individuazione e la gestione dei contatti di casi Covid-19 in ambito scolastico” – è composto da sette pagine, con dati, indicazioni epidemiologiche recentissime, perché aggiornate al 7 ottobre scorso.
Nella bozza, anticipata dal quotidiano La Repubblica, si parla di adottare una strategia di “sorveglianza con testing“: di fatto, i contatti del contagiato potranno rientrare in classe se dovessero risultare negativi al tampone svolto nelle quarantott’ore successive al rilevamento del compagno di classe risultato positivo.
Il progetto in via di definizione
Il condizionale è d’obbligo, perché la nuova procedura sulle quarantene nei casi Covid a scuola non è ancora ufficiale: si tratta, comunque, di una proposta autorevole che ha buone possibilità di essere accolta, nella sostanza, perché a redigere la bozza sono stati, di concerto, l’Istituto Superiore di Sanità, i ministeri della Salute, dell’Istruzione e delle Regioni.
Una volta approvate definitivamente, le disposizioni verrebbero indicate direttamente alle Asl, ovvero agli enti sanitari preposti a decidere sulle quarantene. Ai fini dell’accertamento del contagio, sembra che varrebbero anche i test salivari. Tamponi e test salivari dovrebbero poi ripetersi, dopo 4-5 giorni.
Ma se i positivi sono due…
“Se però, nelle due tornate di tamponi, si trova un altro positivo, e quindi i casi in classe diventano due, le cose cambiano”, specifica La Repubblica.
In questo caso, se il caso non è più singolo, “gli alunni non vaccinati, ma anche i docenti nella stessa situazione, andranno in quarantena per 10 giorni, come prevedono le regole sull’isolamento, mentre i vaccinati (ovviamente con tampone negativo) potranno restare ancora in classe”.
“Se invece i casi trovati con i test sono due o più, e quindi il totale sale almeno a tre, tutti gli alunni andranno in quarantena, i vaccinati per 7 giorni e gli altri per 10”.