Palazzo Chigi, sede del Governo
Poco più di un mese Natale, e la pandemia continua a mietere vittime e contagiati (i numeri di ieri, 19 novembre). L’Italia continua nella divisione multicolore e lo sarà almeno fino al 3 dicembre, data del prossimo Dpcm.
Qualcosa potrebbe cominciare a cambiare il prossimo 27 novembre, giornata che potrebbe veder approvare l’allentamento o l’inasprimento delle restrizioni per alcune Regioni. Si analizzeranno i dati relativi agli ultimi giorni, e le zone rosse (in particolare Piemonte e Lombardia) potranno schiarirsi e diventare arancioni. L’indice Rt sta infatti calando in diverse Regioni, ma serve che anche il momento critico degli ospedali finisca. Nel frattempo bar, ristoranti e locali puntano alla riapertura serale, dopo settimane di rigide norme.
La questione Natale continua a tenere banco. Il prossimo Dpcm del 3 dicembre svelerà le decisioni. Diverse le ipotesi per i negozianti, quella dell’apertura lunga fino alle 22 è una di queste. Probabile anche la riapertura dei centri commerciali sabato, domenica e giorni festivi. Il rischio assembramenti però è molto forte e preoccupa non poco.
Il divieto di organizzare feste rimarrà, così come quello di creare assembramenti, ma non si imporranno restrizioni sulle abitazioni private, solo raccomandazioni. Continueranno invece i divieti di ingresso e uscita dalle Regioni rosse e arancioni, mentre il coprifuoco potrebbe essere posticipato alle 23.
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