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Covid, si teme la seconda ondata: in Germania si torna in classe senza obblighi e Trump spinge per riaprirle

Mentre l’estate vede crescere i contagi da Covid-19, prende corpo il rischio che in autunno si possa assistere ad un ritorno alle condizioni di fine marzo, con tanto di lockdown.

In Europa i contagi tornano a salire

I numeri sono indicativi. In Spagna, ad esempio, secondo quanto riferisce El Pais i ricoveri sono quadruplicati in un mese e i focolai fuori controllo sono 580 in tutto il paese.

Preoccupa la movida sulle spiagge piene di giovani senza mascherina e distanziamento. Risultati positivi anche due giocatori dell’Atletico Madrid. La pandemia continua a correre negli Usa, con circa 1.000 decessi al giorno nell’ultima settimana.

A front di certi numeri, il ragionamento dell’Oms appare chiaro: parla di seconda ondata in corso in Europa “inevitabile” e questo è accaduto perché avendo da vincere il Covid-19 “se si allenta la tensione, ritorna”.

Del resto, “la Spagna ha registrato oltre 40 mila casi dal 26 luglio: come Regno Unito, Francia e Germania insieme”. E “numeri alti” si registrano pure “nei Balcani”.

Pure in Italia, vi sono delle regioni dove negli ultimi giorni i casi di contagiati è tornato purtroppo a salire.

Oltre l’Atlantico…

Anche oltre l’Atlantico, dove la ‘tregua estiva’ non c’è stata, c’è da preoccuparsi.

Al punto – scrive l’Ansa – che negli Usa adesso l’allarme è anche per i bambini dopo che un rapporto dell’American Academy of Pediatrics, ha segnalato che dal 16 al 30 luglio 97.078 mila sono risultati positivi al Covid-19. Secondo i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), la maggior parte dei minori che si ammala è asintomatica o presenta sintomi lievi, ma quando vengono ricoverati in ospedale quasi uno su tre finisce in terapia intensiva.

E nel fine settimana, il Brasile ha superato la soglia dei 100 mila decessi e tre milioni di contagiati da Covid-19.

Usa e Germania, imminente il rientro a scuola

Così, mentre in tutto il mondo i numeri dei contagiati si fanno preoccupanti, fa una certa impressione assistere alla spinta che diversi governi stanno producendo per il ritorno a scuola in condizioni di quasi normalità.

Le scuole “devono aprire. I bambini non vengono contagiati facilmente dal coronavirus”, ha detto l’11 agosto Donald Trump nel corso della conferenza stampa della task force per il coronavirus.

Il fenomeno è però anche europeo, visto che in Germania ci si accinge a tornare nelle aule, anche all’asilo, senza l’obbligo della distanza: le classi tornano al completo e per tutta la giornata scolastica, mentre l’obbligo di portare la mascherina è al momento soltanto fuori dalle aule, sebbene su questo punto la discussione sia aperta e anche a tratti accesa.

Alessandro Giuliani

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