L’accusa dei carabinieri del Nas di Palermo e del Comando Provinciale di Trapani è quella di aver alterato i dati della pandemia (contagi e tamponi) diretti all’Istituto Superiore di Sanità al fine di evitare di far entrare la Sicilia in zona rossa. Tre persone sono finite agli arresti domiciliari, mentre l’assessore alla salute Ruggero Razza risulterebbe indagato.
Per quanto riguarda le persone arrestate, si tratta di un dirigente e due stretti collaboratori del Dipartimento regionale per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’assessorato della Salute della Regione con l’accusa di falso materiale e ideologico in concorso.
Dal mese di novembre sarebbero 40 gli episodi di dati alterati, perquisizioni domiciliari nei confronti di altri sette indagati sono state svolte dalle forze dell’ordine.
Qualora la Regione fosse entrata in zona rossa, le scuole sarebbero state chiuse, così come ha stabilito l’ultimo Dpcm.