Tra le tante difficoltà che la pandemia sta creando, ci sono anche disagi psichici da stress e depressione. Nella puntata odierna di ‘Start’, il podcast de “Il Sole 24 Ore”, gli psicoterapeuti hanno analizzato la situazione attuale sia in Italia che in altri paesi.
L’impatto della pandemia sull’umore, sul benessere psicologico di piccoli e grandi è uno dei pesanti strascichi del Covid-19, sugli individui e sulla società. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha diramato un decalogo per contrastare lo stress da pandemia: parla con le persone di cui ti fidi, mantieni il contatto coi tuoi cari, mangia sano, non fidarti di tutto quello che leggi in giro, chiedi aiuto a un professionista se non ce la fai“.
Il 10 ottobre scorso, in occasione della Giornata mondiale della salute mentale, anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato come la pandemia abbia prodotto tra le sue tragiche conseguenze un incremento delle condizioni di disagio psichico.
Durante eventi epidemici vi è un elevato rischio di sviluppare disturbi d’ansia, depressione, comportamenti auto ed etero aggressivi. Aumentano inoltre vari fattori di rischio psico sociale come stress economico, disoccupazione, lutto, perdita del ruolo del lavoro, rottura delle relazioni. Così scrive il nostro ISS a maggio.
L’OMS da tempo avverte che i fondi stanziati per la salute mentale dei paesi, circa il 2% del bilancio, sono troppo pochi, e diventano ancora più stretti ora, in piena pandemia.
In Cina il 35% della popolazione ha sperimentato disagio psicologico. Le donne e gli individui tra i 18 e i 30 anni o superiore ai 60 anni hanno maggiori possibilità di sviluppare un disturbo post traumatico da stress. Inoltre le persone erano più preoccupate per la propria salute e quella dei propri familiari, meno per le attività del tempo libero e le relazioni con gli amici.
All’indomani dell’istituzione delle zone rosse, il 6 novembre scorso, in Italia, moltissimi commenti sui social in Italia lamentavano il divieto di andare a trovare il fidanzato o la fidanzata perchè residente in un Comune diverso dal proprio e lo facevano invocando proprio l’importanza della salute mentale.
In Italia a occuparsi del tema è il Centro di riferimento per le scienze comportamentali e la salute mentale dell’ISS. Uno degli studi condotti per comprendere al meglio l’impatto dell’emergenza sulla salute mentale della popolazione è un’indagine sui gemelli a cui hanno partecipato circa 2700 gemelli adulti (età media 45 anni) e 878 famiglie con gemelli minorenni (età media 9 anni).
Sono stati osservati sintomi depressivi o da stress rispettivamente nell’11 e nel 14% del campione, i livelli di ansia sono risultati oltre il range di normalità nella metà dei soggetti selezionati. Per quanto riguarda i gemelli tra gli 11 e i 17 anni, il 16% ha dormito peggio durante il periodo del primo lockdown. Il 13% ha dichiarato di essersi sentito abbastanza spesso triste, l’11% di essersi sentito abbastanza spesso solo.
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