Tra gli effetti della pandemia, tra gli adolescenti sono aumentate le forme di disagio psico-fisico, ovvero sbalzi di umore, disturbi del sonno, disturbi dell’alimentazione, ma anche episodi di autolesionismo.
Lo rivela “Ora parliamo noi”, l’indagine di Cittadinanzattiva attraverso che ha dato voce a 5713 giovani, di età compresa tra i 14 e i 19 anni, nell’immediato post pandemia.
L’indagine non è basata su un campione statistico ma rispecchia una rappresentatività geografica e anagrafica significative.
Ai ragazzi sono state poste 16 domande con risposta chiusa e 3 con risposta aperta.
Le prime hanno riguardato:
- difficoltà o meno di seguire le regole anti contagio;
- situazioni di sofferenza psico-fisica
- gestione dei problemi di salute, uso di farmaci e prodotti
- cambiamenti nei comportamenti
- stato d’animo e clima in famiglia
- utilizzo del tempo oltre la DAD
- giudizio sulle soluzioni in merito alla DAD adottate dalla scuola
- cambiamenti nei rapporti con i compagni e con i docenti
Nelle tre domande con risposta aperta è stato chiesto di avanzare proposte e richieste alla scuola e al Governo e di descrivere la propria visione di futuro.
Le principali cause di sofferenza psico-fisica
Tra i vari aspetti analizzati, uno riguarda la paura di contrarre il Covid-19. Anche tra i giovanissimi, infatti, contrariamente a quanto si pensi, la preoccupazione di contrarre il virus esiste per circa il 67% di loro.
Inoltre, più della metà (58%) riconosce che siano aumentate tra i giovanissimi le forme di disagio psico-fisico causate da innumerevoli situazioni.