Per vincere il Covid bisogna alzare il prima possibile il numero di vaccinati. Anche tra i giovani delle scuole superiori. Il numero non è da poco: parliamo di circa due milioni e mezzo di studenti. Quasi il doppio rispetto ai dipendenti del settore.
Il commissario per l’Emergenza Francesco Figliuolo, comunque, si dice possibilista. A margine della sua visita all’università di Porta di Roma ha risposto così ai cronisti: “Fare le vaccinazioni nelle scuole ai ragazzi? Ci stiamo pensando, come si faceva una volta negli anni Settanta”, quando si somministravano dosi contro il vaiolo.
Quella del commissario per l’Emergenza Covid non è una idea estemporanea. Il giorno prima lo stesso generale aveva detto di non escludere le vaccinazioni dei più giovani: “Stiamo iniziando a pensare anche a idee di questo tipo”, ha detto Francesco Figliuolo alla Repubblica.
Il commissario straordinario sembra preoccupato per i comportamenti dei giovani: per l’estate sta valutando se “utilizzare strutture presso centri montani o estivi, che potrebbero dare un appeal a quel tipo di utenti”, perché “tutti siamo stati giovani e sappiamo che i giovani a volte si sentono onnipotenti e pensano: ‘Tanto non lo prendo’. Ma così possono colpire congiunti più anziani. Saremo proattivi, vedremo come strutturare questo piano, ma lo faremo”.
Sull’incremento delle dosi quotidiane di vaccino anti-Covid da somministrare, Figliolo ha detto: “Non posso dire che domani riusciremo a fare un milione di vaccini, ma intanto sono sicuro che la macchina possa salire molto più su dei 500 mila”.
L’obiettivo è quello di passare in fretta a vaccinare altre fasce d’età della popolazione. “Coperti gli over 65 la mia idea, ancora non condivisa con chi prenderà la decisione finale, è di dire a tutti quelli che hanno più di 30 anni: andate e vaccinatevi”, ho sottolineato il generale.
“Vorrei che si dicesse: chi ha più di 30 anni si presenta e si vaccina. Poi decideremo le modalità con le Regioni, anche per evitare le resse che abbiamo visto”, ha concluso Figliolo.
In questo quadro, potrebbe riprendere a breve la vaccinazione del personale scolastico. È di alcuni giorni fa la richiesta dei sindacati di tornare a somministrare le dosi di AstraZeneca a docenti e personale Ata.
Graziamaria Pistorino, membro della segreteria nazionale Flc-Cgil, ha detto a Fanpage.it che “dopo le nostre sollecitazioni, pare che le vaccinazioni a insegnanti, amministrativi e personale Ata riprenderanno presto, speriamo tra due settimane. Così ci hanno assicurato dai ministeri interessati”, ha sottolineato la sindacalista.
Ricordiamo che ad oggi hanno ricevuto una dose di vaccino (quasi per tutti AstraZeneca) ben 1.155.495 lavoratori della scuola (in media tre su quattro): solo una piccolissima parte, di poco superiore all’1%, si è già vista somministrare le due dosi.
Fa eccezione la Valle d’Aosta con oltre il 12% di dipendenti della scuola già con la doppia dose fatta.
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