“Il vaccino sarà somministrato gratis a tutti gli italiani. L’Italia ha opzionato 202 milioni di dosi e saranno necessarie due dosi di vaccino. I primi a ricevere i vaccini saranno gli operatori socio-sanitari, i residenti delle Rsa e gli anziani”.
Queste le parole, in aula al Senato, del ministro della salute Roberto Speranza. E ci si chiede subito se, dopo gli anziani e gli operatori sanitari, è giusto che il vaccino venga somministrato agli studenti e ai docenti.
Di questo parere è ad esempio il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo, che dichiara come gli studenti delle superiori abbiano una grande possibilità di trasmissione del virus, mentre il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia va più cauto, affermando che su questo aspetto si sta riflettendo in Parlamento.
In direzione favorevole vanno pure le linee guida della Commissione Europea, che invitano ad allungare le vacanze scolastiche o proseguire con la Dad. Tale decisione è causata sia dalla prudenza relativamente alla diffusione del virus, sia dalla prospettiva di somministrare il vaccino a studenti e docenti di ritorno a scuola.
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