Il Covid continua ad causare interruzioni di attività didattiche: mentre ci troviamo in un periodo in cui l’incubo tamponi, mascherine e contagi appare ormai lontano o comunque poco rischioso, una scuola dell’Irpinia, in Campania, è stata addirittura chiusa a causa dello scoppio di un focolaio. Lo riportano TgCom24 e Il Mattino.
Ci troviamo nel piccolo comune di Pietradefusi (Avellino). I contagi si sarebbero verificati qualche giorno fa, domenica, nel corso delle feste in occasione della Prima Comunione di alcuni ragazzi. Sarebbero una ventina gli alunni, in prevalenza bambini che frequentano la scuola elementare presso il locale Istituto Comprensivo, risultati positivi al virus.
Il sindaco, Gaetano Musto, ha così disposto la chiusura della scuola da ieri, 28 aprile, fino a martedì 2 maggio compreso, ed avviato gli interventi di disinfezione del plesso scolastico e degli scuolabus. All’Istituto comprensivo sono iscritti complessivamente 127 ragazzi che frequentano asilo, elementari e medie. Nel frattempo pare che siano state contagiate anche numerose persone adulte.
Il Comune, dopo che ha diffuso la notizia, ha spiegato con maggiore minuzia i motivi alla base della decisione con un post su Facebook: “Viste le richieste di chiarimento e le numerose notizie diffuse da persone ‘informatissime’, ma anche dalla stampa, rispetto alla chiusura delle attività didattiche dell’istituto comprensivo, è necessario specificare che: 1) La chiusura precauzionale di 2 giorni ci permette di sanificare gli ambienti. 2) Il periodo di incubazione dell’attuale variante predominante del sars cov2, è di circa 2/4 giorni; quindi il tenere a casa i bimbi ci permettera’ con ogni probabilità di spezzare la catena del contagio. 3) Non c’è nessuna preoccupazione sanitaria al momento, ma vogliamo essere cauti per rispetto soprattutto della popolazione più anziana, che è la maggioranza del paese. 4) Chiediamo scusa per il disagio, ma visto quanto, proprio in questi giorni, accadde 2 anni fa alla nostra comunità, è meglio essere cauti. 48h passano in fretta. 5) Siamo a vostra disposizione per ogni informazione”.
C’è davvero una situazione di emergenza tale da disporre la chiusura della scuola? Gli istituti sono pronti ad entrare in azione nel caso di grossi focolai? O la scelta del sindaco è stata fin troppo prudente?
La legge n. 199 del 30 dicembre 2022, di conversione del cd. Decreto anti-rave, è intervenuta anche sul Decreto-legge n. 24 del 24 marzo 2022, recante “Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID-19”.
La circolare del Ministero della Salute del 31 dicembre ha recepito le nuove regole, che sono entrate in vigore il 1° gennaio.
Le persone risultate positive ad un test diagnostico molecolare o antigenico per SARS-CoV-2 sono sottoposte alla misura dell’isolamento, con le modalità di seguito riportate:
E’ obbligatorio, a termine dell’isolamento, l’uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 fino al 10mo giorno dall’inizio della sintomatologia o dal primo test positivo (nel caso degli asintomatici), ed è comunque raccomandato di evitare persone ad alto rischio e/o ambienti affollati. Queste precauzioni possono essere interrotte in caso di negatività a un test antigenico o molecolare.
A coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al SARS-CoV-2 è applicato il regime dell’autosorveglianza, durante il quale è obbligatorio di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2, al chiuso o in presenza di assembramenti, fino al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto.
Se durante il periodo di autosorveglianza si manifestano sintomi suggestivi di possibile infezione da Sars-Cov-2, è raccomandata l’esecuzione immediata di un test antigenico o molecolare per la rilevazione di SARS-CoV-2.
Per gli ambienti di lavoro e per le scuole in particolare non è specificato come debba avvenire il rientro. La circolare dice che, al termine dell’isolamento, è obbligatorio utilizzare mascherine FFP2 per dieci giorni ed è “raccomandato di evitare… ambienti affollati”.
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