In occasione del primo scrutinio per l’elezione del Presidente della Repubblica il nostro direttore Alessandro Giuliani ha intervistato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia sui temi di politica scolastica.
“La mia posizione è chiara – risponde il presidente del Veneto -: dire che oggi abbiamo una scuola in presenza è una mezza bugia, visto che abbiamo migliaia di classi in quarantena e studenti isolati, gran parte degli alunni è in DaD”.
“Io avrei optato per le scuole chiuse fino a fine gennaio – chiarisce allineandosi ai risultati del nostro ultimo sondaggio (8 su 10 i sì alla DaD per un paio di settimane al rientro delle vacanze) -, questo ci avrebbe evitato un po’ di complicazioni, del resto anche la curva dei contagi ci sta dando ragione, ad esempio in Veneto siamo passati da 25mila positivi a 6 mila, insomma con le scuole chiuse forse avremmo evitato la fase acuta”.
Il direttore Giuliani incalza: “Si poteva fare di più sulla scuola? Sistemi di aerazione, classi sdoppiate, su tutto questo siamo rimasti fermi in oltre due anni di pandemia”.
Il presidente Zaia è diplomatico: “La scuola non è una competenza regionale, quindi non parlo di temi che non ci competono. Ad ogni modo – precisa – il nostro rapporto con gli uffici scolastici regionali in Veneto è ottimo e abbiamo fatto un bel lavoro”.
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