In attesa della pubblicazione dei decreti legislativi della L.107/15 sulla formazione, gli enti privati stanno lucrando su chi vuole diventare insegnante.
Lo sostiene il Link-coordinamento universitario, che parla di “una gravissima situazione di incertezza”, in attesa “dei decreti attuativi che devono stabilire i Settori Scientifico Disciplinari” utili a partecipare ai nuovi percorsi formativi.
“Il Ministero deve ancora chiarire le modalità organizzative con cui verranno erogati questi esami, ma l’ente privato Icotea e l’università telematica Pegaso già erogano un corso che permetterebbe agli studenti di acquisire a pagamento i crediti necessari per l’accesso al concorso”, tuona l’associazione studentesca.
Andrea Torti, coordinatore di Link, si chiede “come questi istituti possano già erogare esami i cui settori scientifico disciplinari devono essere ancora definiti da un prossimo decreto attuativo. È poi oltremodo grottesco che tale corsi siano erogati da enti che vantano un cofinanziamento europeo e un accreditamento al Miur”.
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“Ci stiamo mobilitando per ottenere che siano le università pubbliche – continua il coordinatore di Link – a erogare i 24 Cfu in forma completamente gratuita e per ottenere che il ministero indichi immediatamente i settori scientifico disciplinari in cui è necessario conseguire questi Cfu! È inaccettabile questa fase di incertezza: la legge prevede che il primo concorso venga tenuto nel 2018, chiediamo risposte immediate!”.
La denuncia dell’associazione studentesca punta quindi il dito sull’ancora poco chiara riforma dell’accesso all’insegnamento: ad oggi, l’unico punto fermo è che il decreto legislativo in via di approvazione definitiva (mancano le firme del Quirinale, del premier e del Guardasigilli) ha trasformato radicalmente il percorso per diventare insegnanti: il percorso di formazione iniziale e tirocinio.
È questa, infatti, la nuova strada che permette di accedere direttamente al ruolo: per partecipare al concorso, che porta al Fit, è necessario conseguire 24 Cfu (crediti formativi) in materie didattico-antro-psico-pedagogiche.
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