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Crepet: “Alcuni alunni dicono ai docenti di star zitti perché prendono 1400 euro al mese. Insegnanti bravi? Ce ne sono ancora”

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April 24, 2025

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Lo psichiatra e sociologo Paolo Crepet, intervistato all’interno del podcast The BSMT by Gianluca Gazzoli, oltre a parlare di educazione dei più giovani ha dedicato ampio spazio al problema degli stipendi bassi degli insegnanti italiani.

Partendo dal suo rapporto con la politica, Crepet ha affermato: “La politica è fatta da tutti, non solo da chi è eletto e va in Senato. La politica la fa anche un bravo insegnante, per esempio. Un bravo insegnante ha una responsabilità enorme perché tira su una generazione“.

“Ci sono ancora insegnanti autorevoli”

L’esperto ha proseguito: “Se mi chiedi quanti insegnanti autorevoli ci sono, posso solo dire che penso che ci siano ancora. Alcuni mi scrivono addolorati perché non ascoltati, addolorati perché non guadagnano niente“.

Crepet ha poi puntato il dito contro le famiglie: “S’è detto tante volte che ci sono dei ragazzini che all’insegnante dicono: ‘Stai zitta te che prendi 1.400 euro al mese’. Sicuramente l’hanno sentita a casa questa roba qua, non è che te la inventi a 10 anni la battuta. È veramente orrendo che un genitore dica: ‘Ma va là, quella lì prende 1.400 mentre quell’altro che non paga le tasse c’ha la Lamborghini’. Beh, insomma, per me questo non è un insegnamento per la vita. E non faccio il moralista”.

Sul tema lo psichiatra ha concluso: “Di insegnanti bravi ce ne sono ancora. E spero che qualcuno prima o poi capisca che l’educazione e i luoghi dell’educare sono fondamentali”.

Stipendi NoiPa aprile docenti, 100 euro in meno in busta paga

A proposito di stipendi docenti, hanno una cifra più bassa ad aprile 2025: brutta sorpresa per i lavoratori che hanno visto un cedolino più “magro” questo mese. A spiegare il motivo di questa riduzione è stato il sindacato Flc Cgil con un comunicato.

Un consistente numero di lavoratori della scuola e dell’Afam, pagati tramite Noipa (il sistema informatico e di calcolo del Ministero dell’Economia), spiegano, si vedrà ridotto il netto in busta paga anche di oltre 100 euro netti, senza alcuna spiegazione da parte dell’ente pagatore.

Contratto scuola, ci saranno aumenti?

Nel frattempo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale 2022/24 della scuola “ancora non c’è l’atto di indirizzo, anche se per le notizie che abbiamo dovrebbe essere nella fase conclusiva. Quindi, è possibile che nelle prossime settimane si avviino le trattative, che però partono sicuramente in salita: perché sulla base di risorse inadeguate a quella che è l’inflazione e la valorizzazione”: ha detto in una videointervista alla Tecnica della Scuola Gianna Fracassi, segretaria generale Flc-Cgil, a margine della conferenza stampa “Investire in Istruzione e Ricerca per far ripartire il Paese”.

Ad oggi, gli aumenti lordi sono fermi ai 160 euro lordi medi previsti dall’ultima Manovra economia, di cui la metà circa già in busta paga da un anno. Solo che l’inflazione nel frattempo è aumentata del 17-18%: Fracassi ritiene allora indispensabile “aumentare i soldi per i contratti”, perché “per l’intervento sul cuneo contributivo non si è aspettata la Legge di Bilancio, ma venne fatto, se non ricordo male, tra gennaio e febbraio. Quindi si trovarono le risorse per dare una risposta ai lavoratori e alle lavoratrici italiane. Quindi questo è possibile farlo anche rispetto al rinnovo dei contratti pubblici, pure del comparto Istruzione e ricerca”.