Il dibattito sugli stipendi dei docenti e sulla possibilità di differenziarli seconda della regione di provenienza continua a tenere banco dopo le affermazioni del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara pronunciate lo scorso 25 gennaio all’evento di PwC Italy “Italia 2023: Persone, Lavoro, Impresa”.
Sul tema hanno detto la propria moltissimi esponenti dei principali partiti del nostro Paese, molti sindacalisti, i presidi e i pedagogisti. A commentare è stato anche lo psichiatra e sociologo Paolo Crepet, ospite della trasmissione Metropolis Extra di RepubblicaTv di ieri, 26 gennaio.
L’esperto ha ribadito che, suo avviso, si dovrebbe applicare il merito come criterio per differenziare i salari degli insegnanti: “Penso che un docente bravo deve guadagnare di più e ciò deve essere valutato. C’è un problema, dai tempi di Berlinguer, all’epoca tutti i sindacati erano contro la valutazione dei docenti, ci fu uno scandalo. Dopo ci fu uno scivolamento della scuola italiana. Chi deve valutare i docenti? I ragazzi, loro sanno perfettamente chi hanno davanti. Quando un docente entra in classe e c’è silenzio, è bravo”, ha detto, affermando che dovrebbero essere gli stessi alunni a giudicarli.
Crepet ha poi espresso la sua opinione a proposito della scuola in generale: “Abolirei i compiti, sono una roba terrificante. A scuola bisognerebbe stare tutto il giorno, fare teatro, danza, come si fa Dante. Molti degli atti di bullismo sono un attacco al corpo. Prendere dei brutti voti fa bene, bisogna vedere se ci si riesce a farla franca, aiuta a cercare un proprio limite”.
C’è stato un suo commento anche in merito alla faccenda relativa alla docente di Rovigo colpita dai propri alunni da una pistola ad aria compressa, che Crepet ha usato per lanciare dei moniti ai genitori: “C’è indifferenza in tutto questo, incapacità a sentire il dolore degli altri, a provare pietà. Poi ci sono i genitori, che difendono i figli. Pochi ammettono che il proprio figlio andrebbe punito. Vogliamo ‘parquettare’ il futuro dei nostri figli. Questi oggi dovrebbero lasciare presto casa. Bisogna insegnare ai giovani che non ci vogliono solo soldi, fortuna, raccomandazioni. Bisogna avere un metodo proprio. Dico ai genitori: non fate niente, non preparate loro lo zaino, la cena. Loro ce la fanno”.
E, infine, alcune battute sul possibile ingresso del privato nella scuola pubblica sostenuto da Valditara: “Lo sostengo da sempre. Ricordo una scuola che non riusciva a fare un programma di danza, poi arrivò un privato e ci riuscì. Non c’è nulla di scandaloso. Quando la scuola è buona, attrae. Lo è quando ha dei professori appassionati, bravi e anche tremendi, che incendiano con uno sguardo”, ha concluso, dichiarando di essere totalmente favorevole.
Dall'11 dicembre 2024 e fino alle ore 23:59 di lunedì 30 dicembre 2024 sarà possibile…
Pare che proprio alle ore 10,21 esatte di oggi, 21 dicembre, sia entrato, bene accolto, il…
In questi giorni è diventata virale sui social la lettera di un docente, pubblicata sul…
Una vicenda alquanto contorta è avvenuta a Catania quasi un mese fa, resa nota soltanto…
Tfa Indire, a che punto siamo? Si attendono con ansia ulteriori novità relative ai percorsi…
Una docente che sta compilando la domanda per il concorso a cattedra PNRR 2024 per…