Lo dice il Rapporto “Alunni con cittadinanza non italiana. Tra difficoltà e successi” elaborati da ministero dell’Istruzione e la Fondazione Ismu.
Gli iscritti stranieri fra il 2009/2010 e il 2013/2014 sono cresciuti con ritmi del 19,2% a fronte di un decremento del -2,0% nelle presenze di alunni italiani. Gli allievi italiani sono diminuiti in tutti i livelli scolastici, mentre gli alunni stranieri sono cresciuti in tutti gli ordini e gradi, soprattutto nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole secondarie di secondo grado.
Negli ultimi 5 anni si è assistito a un aumento delle presenze di stranieri nelle scuole non statali (+16% nel 2013/14 rispetto al 2009/2010). Per quanto riguarda gli italiani, nello stesso periodo, il declino numerico che li caratterizza è più accentuato nelle scuole non statali (-7,5% in 5 anni) rispetto a quelle statali (-1,1%).
Nella graduatoria delle presenze figurano in testa i romeni (154.621), gli albanesi (107.847) e i marocchini (101.176). Le femmine sono meno numerose dei maschi e corrispondono al 48% del totale (385.365), una percentuale di poco inferiore a quella osservata tra gli italiani (48,3%). La componente femminile prevale solo nelle scuole secondarie di secondo grado.
Svetta la Lombardia
La Lombardia si conferma come la prima regione per maggior numero di alunni stranieri (197.202), ma anche per il numero più alto di alunni in generale (1.409.671), seguita da Emilia Romagna (93.434), Veneto (92.924), Lazio (77.071), e Piemonte (75.276).
I nati in Italia sono la maggioranza
Un dato «particolarmente significativo» da segnalare è che i nati nel nostro Paese costituiscono ormai la maggioranza di questi alunni.
Infatti nell’anno scolastico considerato costituiscono il 51,7% (415.283) degli alunni stranieri. Tra il 2007/8 e il 2013/14 si evidenzia una crescita esponenziale di nati in Italia nelle scuole secondarie, in cui questi alunni si sono quasi triplicati (scuole di primo grado) o più che triplicati (secondarie di secondo grado). Un approfondimento specifico sulla distribuzione territoriale evidenzia che il primato lo detiene il Nord-Ovest, che accoglie nell’anno scolastico 2013/14 167.182 nati in Italia (40,2%), seguito dal Nord-Est (123.142, 29,6%), dal Centro (93.094 pari al 22,4%), e dal Sud e dalle Isole (31.865, 7,8%). La Lombardia è la regione con il maggior numero di alunni nati in Italia (oltre 110mila unità).
Per la prima volta dagli inizi degli anni Duemila, nell’anno 2013/14 gli istituti tecnici rappresentano l’indirizzo maggiormente scelto dagli alunni stranieri (38,5%). Gli istituti professionali perdono quindi il primato degli anni precedenti, passando al secondo posto (37,9%), seguiti dai licei (23,5%). Questo maggior spostamento verso le scelte liceali risulta prevalentemente influenzato dalle scelte degli alunni nati in Italia, che si orientano maggiormente verso istituti tecnici (41,1%) e licei (29,6%).