Le competenze linguistiche delle nuove generazioni stanno migliorando. Attualmente, il 44% degli italiani è in grado di sostenere una conversazione in una lingua straniera, una percentuale inferiore alla media europea del 59%, ma in crescita rispetto al 38% registrato nel 2012, con un aumento di 6 punti percentuali. Il 16% degli italiani parla una seconda lingua straniera, mentre una terza lingua è conosciuta dal 7%.
A dirlo è il Censin, che ha presentato oggi, 6 dicembre, il 58° Rapporto sulla situazione sociale del Paese.
Tra i giovani di 15-39 anni, il 69% parla almeno una lingua straniera, rispetto al 50% dei 40-54enni e al 22% degli over 55. Inoltre, il 29% dei 15-39enni padroneggia due lingue straniere, contro il 17% dei 40-54enni e il 6% degli over 55. La conoscenza di almeno tre lingue straniere riguarda il 12% dei giovani, il 9% dei quarantenni e solo il 2% degli over 55.
L’inglese è la lingua straniera più diffusa in Italia, parlata dal 33% della popolazione, seguito dal francese (9%) e dallo spagnolo (6%). Tra i principali vantaggi attribuiti alla conoscenza delle lingue straniere, il 51% degli italiani indica la possibilità di lavorare all’estero, il 47% ritiene che consenta di accedere a migliori opportunità di lavoro in Italia, mentre il 40% la considera utile per comprendere culture diverse o per viaggiare all’estero.
Infine, per l’82% degli italiani, l’inglese è la lingua che i bambini dovrebbero imparare per il loro futuro, seguito dal cinese, indicato dal 17%.
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