Leggendo l’intervento “Crisi demografica, calano gli iscritti nelle scuole secondarie d’Europa” mi è venuta in mente la storia della capra e dei cavoli. E del sistema utilizzato dal contadino per salvare entrambi, donde origina il famoso detto.
Capisco la necessità di dover riempire le aule scolastiche, di avere pagatori di tasse e pensioni, acquirenti e consumatori di prodotti vari, ma non dimentichiamo che il mondo è sovrappopolato, anche se alcune aree di esso iniziano a essere invece sottopopolate.
Gli esperti di demografia hanno lanciato vari allarmi: le risorse non bastano più per tutti, a cominciare dall’acqua e a continuare con il cibo. E mi stupiscono le continue esortazioni del pur simpatico papa Francesco a fare figli (e a farne tanti). E’ un comportamento irresponsabile.
E allora come salvare la capra e i cavoli? Incentivando la procreazione dove essa langue e disincentivandola dove invece è fin troppo attiva. Ricordate la politica del monofiglio adottata in Cina per alcuni anni? Beh, sembra abbia funzionato perché la popolazione del gigante asiatico, per così tanto tempo fuori controllo, ora si è ridimensionata.
Non si tratta di reprimere un atto così naturale come la riproduzione, ma di gestirlo nel giusto modo, onde evitare di avere un giorno un mondo in guerra globale e permanente per la sopravvivenza.
Daniele Orla
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