Semmai si dovesse arrivare, nei prossimi giorni, ad una vera e propria crisi di Governo, la poltrona della Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, secondo gli analisti politici, sarebbe tra le candidate a saltare.
I segnali di una “Crisi di Governo” ci sono veramente tutti. Renzi si dice pronto a sfiduciare il Premier Conte se non ci dovesse essere un vero e proprio cambio di rotta sul Recovery Plan. In buona sostanza l’ex Premier Matteo Renzi, non si accontenta del fatto che Conte abbia fatto marcia indietro sul metodo di gestione dei 209 miliardi che l’Europa assegnerebbe all’Italia, ma pretende anche una sostanziale modifica nel merito degli investimenti che il Governo dovrà fare di questi soldi.
A proposito di metodo e della rottura della maggioranza che sostiene il Governo Conte 2, c’è una eloquente dichiarazione di Maria Elena Boschi: “Conte non ci risponde nel merito e usa toni definitivi”.
Il Governo rischia la crisi anche per il disaccordo, sempre tra Conte e Renzi, sulla nomina a dirigere i servizi segreti, una decisione che Renzi non vuole lasciare nelle mani di Giuseppe Conte. I motivi di crisi sono dovuti anche alla divisione in maggioranza sulla possibilità di utilizzare per la sanità i 36 miliardi del Mes, cosa che desidera Renzi ma che Conte non vorrebbe accogliere.
La crisi di Governo si potrebbe ufficializzare già il 7 gennaio ( o forse prima), quando, al Consiglio dei Ministri sul via libera al piano sul Recovery Fund, Renzi potrebbe ritirare i suoi due Ministri. A quel punto il Presidente Conte dovrebbe prendere atto dell’apertura della crisi di Governo e salire al Quirinale a comunicare la situazione.
Le ipotesi in campo per la soluzione della crisi di Governo sono diverse, si va da un Conte ter con rimpasto di alcuni ministeri, tra cui sicuramente Istruzione e Trasporti, ma c’è anche chi ipotizza un cambio totale di Governo compreso il cambio del Presidente del Consiglio.
Come nuovi papabili Presidenti del Consiglio si fanno i nomi di Dario Franceschini del PD o di Liugi di Maio del M5S, questa soluzione comporterebbe il cambio di tutti i ministri del Conte 2.
Se sarà veramente crisi di Governo, come sembrerebbe ormai inevitabile, qualunque sia la soluzione politica per costituire un nuovo esecutivo, la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina sarebbe destinata a lasciare il ministero di viale Trastevere. Se le cose dovessero andare veramente in questo modo, sarebbe un record per il M5S che in poco più di un anno avrebbe visto saltare ben due Ministri dell’Istruzione, prima Fioramonti che da settembre a dicembre 2019 è stato al Miur e poi Azzolina che dal 10 gennaio 2020 alla stessa data del 2021 ha guidato il comparto scuola di viale Trastevere.
Attendiamo di conoscere gli sviluppi di questa “crisi di Governo” che per adesso è stata solo annunciata con dichiarazioni al vetriolo tra i contendenti, ma che dovrà risolversi nelle sedi istituzionali.
Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…
"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…
I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…
È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…
Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…
Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…