Dopo l’astensione delle due Ministre di Italia viva all’approvazione del Recovery plan, nel Consiglio dei Ministri di ieri sera, la crisi di Governo sembra ormai irreversibile. Molto probabile che oggi pomeriggio, alle ore 17.30 presso l’auletta dei gruppi alla Camera, durante la conferenza stampa di Matteo Renzi con il sottosegretario Scalfatotto e le Ministre Bellanova e Bonetti , si aprirà ufficialmente la crisi di Governo e la conseguente fine del Conte due.
Non si può ancora parlare, in senso ufficiale, di crisi di Governo, ma per come si stanno mettendo le cose e sentite le ultime dichiarazioni di Renzi e Conte, entro stasera potrebbe aprirsi ufficialmente la strada della crisi del Governo Conte due.
Renzi ieri sera, durante la trasmissione Cartabianca condotto da Bianca Berlinguer, ha dichiarato: “Volete le nostre idee? State con noi. Non volete le nostre idee? Andate avanti tranquillamente con Mastella come se niente fosse”. Non si è fatta attendere la reazione del Premier Conte che, in riferimento alle dimissioni delle ministre di Italia viva, ha dichiarato: “Mai più al governo con Italia viva”. In buona sostanza il Premier non sarebbe disponibile a tornare in maggioranza con Renzi per un eventuale Conte ter.
Dalle dichiarazioni dei protagonisti di questa probabile, forse certa, crisi di Governo, si evince che il Conte due sarebbe ormai al capolinea e che il Presidente del Consiglio è alla ricerca di soluzioni praticabili per non perdere Palazzo Chigi.
Tra le soluzioni possibili spuntano le truppe dei responsabili disponibili a sostenere un nuovo Governo Conte che sarebbe votato dal M5S, dal PD, Leu e almeno una quindicina di “Senatori” provenienti dal gruppo Misto e da Forza Italia.
Un’operazione di questo tipo, non vista di buon occhio dal Quirinale, comporterebbe comunque un dazio da pagare per Conte. In buona sostanza il Conte ter avrebbe quasi certamente un valzer delle poltrone di vari ministeri, tra questi sarebbero indiziati a lasciare la poltrona la Ministra dei Trasporti, dell’Istruzione e del Lavoro. Sicuramente ci sarebbero tante caselle ministeriali da cambiare anche per assestare la maggioranza e renderla più coesa possibile.
Non è scontato che in Senato si trovino i numeri sufficienti per fare un Conte ter, in tal caso la soluzione potrebbe essere un nuovo Governo non guidato da Conte che potrebbe avere una più ampia maggioranza. In tal caso, sempre che il M5S consideri praticabile la strada di fare uscire da Palazzo Chigi l’attuale Premier, il cambio dei ministeri sarà quasi totale.
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