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Crisi energetica, Barbacci: “Meno illuminazione nelle città o chiusura centri commerciali la domenica, ma non tocchiamo le scuole”

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Continuano le reazioni del mondo della scuola alla proposta di chiudere le scuole il sabato per combattere la crisi energetica. Attraverso la propria pagina Facebook, la segretaria generale Cisl Scuola Ivana Barbacci si schiera contro la proposta, proponendo soluzioni alternative:

“L’emergenza energetica è un problema grave che va risolto radicalmente ma non certo incidendo sul tempo scuola dei nostri ragazzi, dei nostri bambini, quindi sono contraria ad ogni riduzione del servizio essenziale fornito dall’istruzione, dalla formazione. Piuttosto l’emergenza energetica può essere combattuta riducendo l’illuminazione nelle città, riducendo i tempi di apertura dei centri commerciali, prevedendo anche, se necessario, la chiusura dei centri commerciali e dei supermercati la domenica. La scuola non può pagare un’emergenza energetica che viene da una carenza di progettazione. Noi insieme all’emergenza energetica abbiamo anche un’emergenza educativa di cui farci carico, quindi la scuola deve funzionare al massimo delle sue potenzialità”.