Un fatto anomalo ha avuto luogo stamattina, 9 febbraio, in una scuola superiore di Firenze. Come riportano Il Resto del Carlino e La Repubblica, alcuni studenti e professori hanno accusato dei malori e hanno avuto crisi respiratorie per probabile sostanza urticante.
La scuola è stata evacuata. I Vigili del fuoco sono intervenuti su richiesta del personale sanitario, per il campionamento dell’aria all’interno dei locali della scuola. I sintomi, oltre alla difficoltà a respirare, erano di irritazione agli occhi e alla gola. La causa sarebbe uno spray urticante: non è chiaro se qualcuno lo abbia spruzzato e chi.
I Vigili del fuoco, intervenuti anche con il Nucleo Biologico Chimico Radiologico, hanno effettuato i rilievi strumentali all’interno dei locali che hanno riportato esito negativo.
Non è raro che avvengano casi del genere: molte volte la causa è lo spray al peperoncino, usato da qualcuno nei locali scolastici. L’ultimo caso è avvenuto in Emilia-Romagna. Lo scorso lunedì 9 gennaio alcuni studenti e una collaboratrice scolastica di una scuola in provincia di Bologna sono stati soccorsi dai sanitari del 118 perché irritati dal contatto e dalla respirazione di una sostanza urticante nell’aria.
Qualche mese fa un caso davvero molto simile, che ha avuto luogo, anche stavolta, nel milanese. Tutto è avvenuto all’interno di una scuola superiore di Sesto San Giovanni. Diversi i ragazzi intossicati, seppure in maniera lieve, dopo il gesto, tutti tra i 14 e i 17 anni. Come riferito dall’agenzia regionale emergenza urgenza, nessuno avrebbe riportato gravi sintomi se non prurito e bruciore agli occhi.
Sul posto sono accorse due ambulanze senza, però, che vi fosse necessità di trasportare feriti in ospedale. La polizia sta ricostruendo con precisione l’accaduto.
Lo scorso maggio un insegnante e cinque studenti di Parma sono stati costretti ricorrere alle cure dei medici, in ospedale, per essere venuti a contatto con il peperoncino emesso attraverso lo spray spruzzato da almeno un allievo dell’istituto superiore dove si trovavano.
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