A sostenere che il Natale è stato abolito proprio dai cristiani, è il filosofo Massimo Cacciari in una intervista al Giornale: “Il Natale oggi è una festina. Il Natale dei panettoni, il Natale delle pubblicità, il Natale dei soldi.Sono i cristiani i primi ad aver abolito il Natale”.
Il filosofo, commentando il fatto che alcune scuole vorrebbero abolire il presepe, ha pure affermato: “La verità è che l’indifferenza regna sovrana e avvolge un po’ tutti: i laici e i cattolici”, e attribuisce la responsabilità alla “nostra società è anestetizzata. Il Natale è diventato una favoletta, una specie di raccontino edificante che spegne le inquietudini”.
“Ma che scontro di cività. Anche dalle loro parti si è persa la portata profonda del fatto religioso. Viviamo in un mondo che dimentica la dimensione spirituale”.
Lui, che si dichiara non credente, si dice però affascinato davanti alla vicenda di Cristo, di un “Dio che decide di entrare in contatto con gli uomini facendosi uomo, attraverso una ragazzetta”.
Un pensiero “vertiginoso” di cui abbiamo gradualmente perso la potenza: “Manca il brivido davanti a una vicenda cosi grande, incommensurabile. Io vedo nei musei le scolaresche che sostano davanti ai quadri con soggetto religioso”.
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