Pietro Marinelli, 61 anni, docente di Diritto ed Economia all’Istituto superiore “Falcone-Righi” di Corsico, piccolo comune nell’hinterland milanese, è stato accusato, scrivono oggi tutte le agenzie, di islamofobia.
Il fatto è avvenuto il maggio scorso, quando il prof, entrando in classe, nota che solo un’alunna 18enne di origine egiziana non si alza in piedi come è costume a scuola. La giustificazione è il Ramadan.
Sembra che a qual punto sia nata una discussione con delle asserzioni sull’islam non gradite e la studentessa sia uscita dalla classe, ricevendone una nota, motivo per cui la madre scrive una lettera alla preside denunciando “un terribile” fatto “di intolleranza religiosa”.
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Se il prof rivendica la sua libertà di opinione, l’aluna rivendica quella alla libertà di culto, tant’è che presenta un esposto ai carabinieri e lo stesso fa la preside “a tutela dell’onorabilità dell’istituto”.
A giugno, precisano le agenzie, il caso finisce in presidenza e subito dopo arriva una punizione esemplare al docente: sette giorni di sospensione e relativa decurtazione dello stipendio per aver violato gli articoli 3 e 19 della Costituzione (uguaglianza e libertà di culto) e due articoli del codice deontologico. “Io non ho insultato nessuno né limitato la libertà di alcuno. Ho solo espresso un giudizio sull’islam”.
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