Attualità

Crocifisso a scuola, Corrado Augias: “Orrore, non sono d’accordo. Se ho bisogno di Gesù lo vado a cercare”

In questi giorni si parla moltissimo di crocifisso scuola, soprattutto dopo la proposta di legge presentata di recente della bresciana Simona Bordonali, della Lega, che prevede l’obbligo di esporre il crocifisso “in luogo elevato e ben visibile” in tutte le scuole, negli uffici della pubblica amministrazione, nelle carceri italiane, negli ospedali, nelle stazioni, nei porti e negli aeroporti. 

“Non devo trovare Gesù inchiodato al muro”

Ieri è intervenuto sulla questione il noto giornalista, scrittore e conduttore Corrado Augias, ospite di DiMartedì ieri, su La7. “Non sono d’accordo. Mi ricordo che quando andavo a scuola io al muro c’era il crocifisso insieme all’immagine del duce e del re. Era un orrore accomunare il crocifisso con due figure politiche”.

“Crocifisso attaccato al muro? Per me è un orrore. Non sono cattolico, ma se lo fossi, se ho bisogno di Gesù lo vado a cercare, non lo devo trovare inchiodato al muro”, ha detto, tra gli applausi.

Le motivazioni alla base della proposta di legge

Per la leghista risulta “inaccettabile per la storia e per la tradizione dei nostri popoli, se la decantata laicità della Costituzione repubblicana fosse malamente interpretata nel senso di introdurre un obbligo giacobino di rimozione del Crocifisso”. Il testo di legge, articolato in 5 articoli sottolinea tra le finalità della nuova norma (art.2) quella di “testimoniare, facendone conoscere i simboli, il permanente richiamo del Paese al proprio patrimonio storico-culturale che affonda le sue radici nella civiltà e nella tradizione cristiana”.

Cuore del provvedimento l’art. 3 (“esposizione del Crocifisso”). Ecco infatti l’elenco dei luoghi dove non potrà mancare la croce simbolo del cristianesimo: “Nelle aule delle scuole di ogni ordine e grado e delle università e accademie del sistema pubblico integrato d’istruzione, negli uffici delle pubbliche amministrazioni” come “negli uffici degli enti locali territoriali, nelle aule nelle quali sono convocati i consigli regionali, provinciali, comunali, circoscrizionali e delle comunità montane, nei seggi elettorali, negli stabilimenti di detenzione e pena, negli uffici giudiziari e nei reparti delle aziende sanitarie e ospedaliere, nelle stazioni e nelle autostazioni, nei porti e negli aeroporti, nelle sedi diplomatiche e consolari italiane e negli uffici pubblici italiani all’estero, è fatto obbligo di esporre in luogo elevato e ben visibile l’immagine del Crocifisso”.

Laura Bombaci

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