Il sistema scolastico britannico si deve via via confrontare con problematiche sia di natura gestionale che organizzativa attinenti a più matrici fondamentali: capitale umano (scarsissimo e non qualificato ricambio generazionale, scioperi e proteste per vari adeguamenti salariali, estrema mobilità), infrastrutturale (edifici vetusti e privi di manutenzione ordinaria e confacente al relativo stato, fondi dedicati all’ampliamento ed ammodernamento delle strutture), didattica (scarsa e ridotta pianificazione di attività extra-curriculari per studenti, integrative, sportive e laboratori annessi), capitale sociale (elevatissimi livelli dispersivi in aumento rispetto allo scorso anno nonostante i buoni risultati raggiunti con prove intermedie annuali). Il crollo di un soffitto presso un istituto privato alimenta le discussioni e la percezione reale di tali elementi di crisi di un settore che necessita di una riforma concettuale efficace e strutturale in riferimento all’esasperazione di un corpo docente sempre più in difficoltà economica e di mobilità professionale. L’evento non ha decessi ma alcuni soggetti hanno riportato danni seri ed ha aperto una polemica circa lo stato di vetustà e di limitata manutenzione degli edifici scolastici e relative pertinenze, sempre meno sicuri: migliaia di edifici necessitano di interventi urgenti e sono a rischio crollo parziale dati i materiali da costruzione e tecniche architettoniche oramai superate e riviste.
Un ente scolastico è stato multato di 80.000 sterline dopo che il soffitto di un’aula è crollato ferendo 15 bambini e il loro insegnante in una scuola privata del sud di Londra. Il solaio della Rosemead Preparatory School di Dulwich ha ceduto sugli alunni del terzo anno, di sette e otto anni. I bambini e il loro insegnante hanno riportato fratture agli arti, tagli e commozioni cerebrali quando tavoli e sedie sono caduti dalla soffitta sopra. L’insegnante e alcuni alunni sono stati trasferiti con urgenza in ospedale. Il Thurlow Educational Trust, che gestisce la scuola elementare, si è dichiarato colpevole di aver violato le norme in materia di salute e sicurezza. È stato inoltre condannato a pagare 7.116,31 sterline di spese presso la Corte dei magistrati di Westminster. La Rosemead Preparatory School and Nursery, con un costo per famiglia fino a 5.600 sterline a trimestre, accoglie studenti di età compresa tra due anni e mezzo e 11 anni. Un’indagine dell’Health and Safety Executive (HSE) ha rilevato che oggetti, come scrivanie e sedie, venivano immagazzinati in un’area della soffitta che non era progettata per essere portante e ha causato il crollo tragico del solaio. L’indagine HSE ha inoltre rilevato che il trust non era riuscito a intraprendere alcuna valutazione della capacità strutturale o portante dell’area utilizzata per immagazzinare oggetti e componenti d’arredo, e non aveva nemmeno valutato se l’area fosse appropriata per essere utilizzata per lo stoccaggio di elementi pesanti.
I funzionari locali, data la molteplicità di eventi di crollo e danno agli edifici, stanno sollecitando i dirigenti scolastici a elaborare piani di emergenza per gli edifici a rischio di crollo a causa del cemento sgretolato ed altre imperfezioni fisico-meccaniche, ha appreso il quotidiano locale The Guardian. I documenti del Dipartimento per l’Istruzione mostrano che il personale è stato incaricato di contattare i dirigenti delle scuole e delle accademie inglesi per verificare che siano pronti a evacuare gli edifici costruiti in cemento armato aerato autoclavato (RAAC) con breve preavviso e a trasferire gli alunni in alternative come alloggi mobili o addirittura altre scuole della loro zona per evitare danni e procedere con tutte le analisi del caso. Mentre i pericoli circa la vetustà degli edifici RAAC sono stati evidenziati dal crollo del tetto di una scuola elementare nel Kent nel 2018, il giro di vite del DfE (Department for Education) arriva solo pochi giorni prima dell’inizio del nuovo anno scolastico in Inghilterra. La situazione in Italia, indipendentemente dagli investimenti relativi al PNRR su nuovi istituti ad alta innovazione tecnologica, è realmente complessa data la vetustà degli edifici (la maggioranza realizzati oltre 50 anni fa) e l’adeguamento relativo alle norme di salute e sicurezza.
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