I risultati di una ricerca a cura della Fondazione Foresta ONLUS danno un nuovo volto all’assetto familiare del XXI secolo. Secondo i dati raccolti emerge che è chiaro nei giovani un oscuramento della figura del padre, con una svalutazione che raddoppia nel caso di genitori separati. I figli ricercano l’autorevolezza nella figura della madre nelle famiglie che cambiano.
I questionari sono stati somministrati dal 2022 al 2024 a 4.383 studenti tra i 18 e i 20 anni delle scuole superiori di Padova e Lecce all’interno del progetto “Prevenzione andrologica permanente nelle Scuole”.
Ed è proprio il presidente della Fondazione Foresta Onlus, il professore di Endocrinologia all’Università di Padova, Carlo Foresta, che spiega il punto dello studio: “Quest’anno abbiamo deciso di chiedere ai ragazzi come percepissero il ruolo genitoriale all’interno della famiglia, tra amichevole, autorevole, indifferente e problematico, con distinzione tra madre e padre. Complessivamente la figura materna è vista più frequentemente come amichevole (51,8% vs 44% dei padri), ma per le ragazze la figura paterna è vista più spesso come problematica (10% vs 5% dei coetanei maschi). Ancora più marcata è la differenza nel ritenere autorevole il ruolo paterno nei ragazzi (42,2%) rispetto alle ragazze (27,7%)”.
“Bisogna poi ricordare – continua il presidente – come con l’andare del tempo la costituzione familiare è cambiata: rispetto al 2005, quando il progetto è partito, i genitori sono più anziani di quattro età media della madre quando il ragazzo ha 18 anni è di 50,7 e quella del padre è 54 anni. Inoltre un ragazzo ogni cinque è figlio di persone separate o divorziate. In questo contesto monogenitoriale, la madre è più spesso descritta come autorevole dai figli maschi (50%), ma molto meno dalle figlie (32,8%), che invece la descrivono come amichevole nel 55% dei casi rispetto al solo 29,8% dei coetanei maschi.
E ancora: “Agli occhi dei figli l’autorevolezza di un padre separato si dimezza (dal 45 al 23% nei maschi, e dal 30 al 15% per le femmine); il rischio di apparire indifferente aumenta di 2-3 volte, e di risultare problematico fino a 4-5 volte rispetto ai padri coniugati. Questa svalutazione sembra più intensa nei figli maschi, per i quali crolla la figura del padre come di riferimento autorevole“.