Sicurezza ed edilizia scolastica

Crolla soffitto in classe, docente se ne accorge in tempo e mette in salvo gli studenti: attimi di paura a scuola

Una porzione di intonaco è crollata dal soffitto di un laboratorio stamani, 27 settembre, in una scuola della Spezia mentre una classe di 23 studenti stava facendo lezione. La prontezza dell’insegnante nel rendersi conto del crollo imminente ha evitato il ferimento degli studenti che sono tutti illesi. L’incidente è avvenuto durante la seconda ora. Lo riportano Città della Spezia e La Repubblica.

La prontezza del docente

È stato il prof, mentre spiegava, rendendosi conto del cedimento in corso a invitare gli studenti a uscire dall’aula pochi secondi prima che parte del soffitto crollasse da un’altezza di circa cinque metri. I detriti hanno danneggiato l’impianto di illuminazione, i banchi e alcuni computer.

Rapporto Cittadinanzattiva 2024, record di crolli

Presentato qualche giorno fa è stato presentato a Roma il XXIII Rapporto di Cittadinanzattiva, che pone come sempre il focus sulla sicurezza delle scuole in Italia. Il rapporto completo è consultabile sul sito www.cittadinanzattiva.it. Riportiamo i principali dati comunicati nel rapporto.

Da settembre 2023 sono stati 69 i crolli che hanno interessato le scuole, numero mai raggiunto negli ultimi 7 anni: di questi, 28 si sono verificati nelle regioni del Sud e nelle Isole, così come in quelle del Nord (40,5%), 13 nelle regioni del Centro (19%). In molti casi eventi preannunciati da segnali visibili ma sottovalutati. 

Sempre elevato il numero degli edifici scolastici che non possiede il certificato di agibilità (59,16%) né quello di prevenzione incendi (57,68%); senza collaudo statico il 41,50% (i dati fanno riferimento al 2022, ultimi resi disponibili sull’Anagrafe dell’edilizia scolastica). 

Piccoli passi in avanti – ma ancora insufficienti se si considera che, su 40.133 edifici scolastici, 2.876 sono collocati in zona a rischio 1 e 14.467 in zona a rischio 2 – si riscontrano rispetto agli interventi di adeguamento e miglioramento sismici: poco più del 3% ha avuto interventi di questo tipo, e l’11,4% è stato progettato secondo la normativa antisismica.

In merito allo stato manutentivo degli edifici, circa il 64% dei 361 docenti intervistati da Cittadinanzattiva rileva la presenza di fenomeni dovuti alla inadeguata o assente manutenzione, prime fra tutte infiltrazioni di acqua (40,1%), distacchi di intonaco (38,7%), tracce di umidità (38,2%). La metà degli intervistati (50,8%) ha segnalato situazioni di inadeguatezza rispetto alla sicurezza e ha riscontrato un intervento a seguito della propria segnalazione. Riguardo alle prove di emergenza ben il 92% dichiara di aver partecipato mentre l’8% sostiene che non siano state effettuate. In prevalenza le prove hanno riguardato l’incendio (79%) e il rischio sismico (70%).

Redazione

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