La vicenda del liceo Boggio Lera di Catania, con il crollo di una parte del soffitto in seguito alle infiltrazioni di acqua piovana si trascina a distanza di giorni. Come denuncia il preside dell’istituto Donato Biuso al ‘Corriere della Sera’, per la metà degli iscritti (700 su circa 1600 studenti) è tornata la didattica a distanza. Questa volta non c’entra il Covid, come nelle precedenti occasioni per le scuole italiane, ma la colpa è della manutenzione degli edifici scolastici.
Gli studenti del liceo, in seguito al crollo (avvenuto di notte), si sono dovuti trasferire nella succursale dell’istituto. I disagi però sono rimasti, poiché una parte dell’istituto è inagibile e quindi i ragazzi sono stati divisi tra chi è andato a scuola e chi è rimasto a casa con la Dad. Negli ultimi giorni si sono dati il cambio. Una soluzione tampone in accordo col prefetto della città etnea Librizzi.
I genitori vogliono la scuola in presenza, le soluzioni sono le rotazioni con turni pomeridiani o lo spostamento in altre scuole (che si sono proposte per ospitare le classi). Ci si chiede anche quando verranno ripristinate le parte pericolanti dell’edificio, considerata la mancanza di fondi perenne delle istituzioni. E nell’attesa è tornata la Dad.
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