Nella puntata del 14 aprile della trasmissione “DI Martedi” sul La7 Maurizio Crozza ha ironizzato sulla delicata situazione dei docenti in Italia, che tra salari al limite della povertà, alunni indisciplinati e poco rispettosi ma soprattutto tra i numerosi episodi di crolli di controsoffitti e ristrutturazioni strutturali inefficaci, rappresenta uno spaccato sociale di grande allarme.
A tal proposito nel suo spazio televisivo lo stesso Crozza ha detto: “In Italia gli insegnanti devono abbassare la testa perché hanno stipendi più bassi delle paghette dei loro scolari e poi perché devono proteggersi dalla caduta dei calcinacci”.
Inoltre proprio in riferimento alla drammatica e irrisolta questione dell’edilizia scolastica, tornata alla ribalta dall’ennesimo crollo di un soffitto, questa volta in una scuola di Ostuni, il comico genovese rincara la dose dicendo: “Ormai l’appello si deve fare anche alla fine della lezione, per verificare i dispersi”.
L’unica riflessione che si può fare, mentre si sorride a denti stretti alle battute del comico genovese, riguarda la drammatica situazione in cui versa il sistema scuola, svuotato negli ultimi anni di tutte quelle risorse finanziarie necessarie a quel vivere quotidiano dignitoso, basato su strutture sicure e personale economicamente motivato
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