E’ ormai definitivo il voto per il CSPI nella provincia di Roma.
I numeri finali confermano quelli provvisori che avevamo fornito fin dalle prime ore.
Adesso bisogna aspettare i risultati delle altre province, anche se la provincia di Roma riguarda un bel numero di voti (32mila votanti su circa 69mila aventi diritto, in pratica l’8% circa dell’intero corpo elettorale nazionale).
In questa tabella (elaborazione Unicobas) vengono messi a confronto i voti conseguiti dalle diverse liste nelle elezioni per le RSU svoltesi agli inizi di marzo e quelli ottenuti a fine aprile in occasione delle elezioni per il CSPI.
lista |
voto RSU |
voto CSPI |
differenza |
CGIL |
40,35% |
30,98% |
-9,37% |
COBAS |
5,70% |
12,21% |
+6,51% |
SNALS |
14,14% |
10,74% |
-3,40% |
UNICOBAS |
2,82% |
9,16% |
+6,34% |
UIL |
13,41% |
7,34% |
-6,08% |
GILDA |
5,61% |
7,07% |
+1,46% |
CISL |
14,49% |
6,29% |
-8,20% |
ANIEF |
2,79% |
4,82% |
+2,03% |
USB |
0,31% |
1,43% |
+1,11% |
ALTRI |
1,65% |
8,43% |
+6,77% |
Il confronto mette in evidenza che sindacati importanti come Flc-Cgil, Cisl-Scuola e Uil perdono quote importanti a favore di Cobas, Unicobas, Anief e Gilda.
Particolarmente significativa è la perdita di voti di Cisl e Cgil che però resta sempre saldamente il primo sindacato a livello provinciale. I Cobas balzano però al secondo posto scavalcando tutti i sindacati maggiori. Lo Snals, nonostante la perdita di 3,4 punti percentuali resta in terza posizione, mentre l’Unicobas che a marzo stava nelle ultime posizioni è adesso il quarto sindacato.
Il motivo di questo “ribaltone” è legato al fatto che il voto per il CSPI si è svolto con regole diverse che consentono anche ai sindacati più piccoli di essere votati dovunque.
Dai dati che abbiamo già divulgato nei giorni scorsi, questa tendenza (arretramento dei sindacati rappresentativi e avanzata di quelli di base) sembra molto diffusa a livello nazionale.
Tanto che – secondo i sindacati di base – risulterà necessario al più presto rivedere le regole per il calcolo della rappresentatività.