Stavolta sulla ripresa delle lezioni in presenza il governo sembra convinto: il Cts ha spiegato i motivi del rientro in classe degli studenti delle superiori. E da lunedì 18 gennaio oltre mezzo milione torneranno nelle loro aule per svolgere lezione, seppure alternandosi con i compagi. Contro questa decisione è durissima la presa di posizione della Lega: “sulla base di cosa ci dicono che ora ci sono condizioni di sicurezza per studenti e insegnanti, se non è stato fatto nulla?”, ha chiesto provocatoriamente Matteo Salvini.
Sasso: manca la prevenzione
Parole molto simili sono state pronunciate dal deputato, sempre leghista, Rossano Sasso. “Il Cts – ha detto – autorizza il rientro in presenza nelle scuole superiori, fino al 75%”.
Per il deputato del Carroccio, “tutto è invece stato deciso su precisa volontà politica, non su basi scientifiche o dopo effettivi interventi migliorativi in termini di prevenzione del rischio del contagio”.
Se Azzolina rimane, tempi bui
E ancora: “L’ennesima decisione avventata che ricade su docenti e studenti. Tra 48 ore sapremo se questo governo andrà a casa o resterà in vita grazie a quattro mercenari della politica”.
“Se Azzolina dovesse rimanere al suo posto, prevedo tempi bui per la scuola. La pazienza degli Italiani è finita”, ha concluso Sasso.